Una nuova indagine ha scosso il mondo della politica italiana. La vicenda, che ha come protagonista la Procura di Perugia, è partita ad agosto 2023, nel momento in cui venne aperta un’indagine su quella che si ipotizzava fosse un’attività di dossieraggio con al centro il finanziere Pasquale Striano, facente parte del gruppo di lavoro che si occupava dello sviluppo delle SOS, le Segnalazioni di operazioni bancarie sospette. Gli accertamenti, partiti da una denuncia del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, si sono estesi a macchia d’olio.
Secondo Il Giorno, l’evento che ha fatto partire la denuncia di Crosetto è stato un’articolo pubblicato sul quotidiano Domani a ottobre 2022, dove si affermava che il ministro avesse ricevuto 1.8 milioni di euro da Leonardo, società pubblica italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza.
Secondo i magistrati di Perugia, guidati da Raffaele Cantone, gli accessi al sistema informatico delle SOS, ovvero transazioni finanziarie sospette che gli operatori sono tenuti a segnalare, sono stati considerati abusivi. Sono proprio le motivazioni dietro questi accessi ripetuti devono ancora essere chiarite.
Oltre a Striano, sarebbero anche coinvolti un magistrato e 15 giornalisti, tra cui tre proprio del quotidiano Domani che tuttavia non sono accusati di diffamazione o falsità, ma “di aver condotto indagini giornalistiche basate su documenti autentici ottenuti da fonti giudiziarie”. Tantissimi i personaggi illustri che sarebbero stati oggetto di questo dossieraggio illecito: Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Rocco Casalino, i ministri Crosetto e Santanché, altri politici, ma anche imprenditori, prelati e calciatori come Ronaldo.
Il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, in ogni caso, ha attivato “le proprie funzioni di sorveglianza sull’attività dei magistrati requirenti del distretto al fine di acquisire ogni elemento utile per consentire, eventualmente, agli organi istituzionalmente competenti di far piena luce sui fatti circostanziatamente segnalati”.