Un’Italia da applausi. Non c’è molto altro da dire rispetto a quanto visto in questi 10 giorni di Mondiale. Nella finale di Dubai, gli Azzurri si arrendono solo a ‘sua maestà’ il Brasile che vince 6-4 e conquista il 6° titolo della sua storia, il primo dal 2017 alle Bahamas. Zurlo e compagni chiudono così con un argento, il terzo della Nazionale italiana di beach soccer in una Coppa del Mondo, con la finale che continua a rimanere un sogno proibito dopo le sconfitte nel 2008 (sempre col Brasile) e 2019 (con il Portogallo). Ma questa squadra non ha nulla da rimproverarsi, a conclusione di un torneo fantastico e di una finale scivolata via fra secondo e terzo tempo, quando l’espulsione di Casapieri e l’autorete di Genovali scavano il solco decisivo. Resta il fatto che questa squadra, che a settembre ha vinto l’Europeo e che oggi è arrivata con merito in finale al Mondiale con 9 esordienti su 12 e può applaudire un Josep Jr eletto miglior giocatore di tutta la competizione, ha il futuro dalla sua parte: quello di Dubai è assolutamente un argento vinto, non un oro perso.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha accolto il gruppo nella sede della Federazione, si è mostrato pienamente soddisfatto: “Peccato Italbeach, Azzurri comunque bravissimi. Dopo il trionfo europeo della scorsa estate, il secondo posto mondiale ci conferma il grande valore di questo splendido gruppo. In finale contro il Brasile abbiamo dimostrato di essere allo stesso livello dei mostri sacri del beach soccer. Ringrazio tutti i protagonisti di questa splendida avventura, giocatori, staff tecnico e organizzativo”.