I malfattori, siano camorristi, terroristi, corrotti, e violenti per vocazione, tendono sempre a unire le loro forze, a conciliare i loro interessi, invece le forze della legalità si disperdono.
E’ quanto emerge dalle parole del presidente della Corte d’Appello, Antonio Buonajuto , che inaugurando il nuovo anno giudiziario, fa una fotografia inquietante del potere criminale annidato a Napoli e in Italia: “Orami interi quartieri di Napoli e Provincia sono cittadelle dei clan che spacciano droga a tutte le ore e in qualsiasi luogo” e continua: “Vere cittadelle blindate, dove la legalità non può nulla”.
A questo fenomeno si aggiunge quello delle baby gang che assaltano e rapinano con violenza inaudita e gratuita, opere pubbliche, trasporti, istituti scolastici. In apparenza il fenomeno delle baby gang sempre più esteso e frequente, potrebbe sembrare una deriva del bullismo, ma in questo intreccio criminale, potrebbero benissimo far parte della macchina infernale della criminalità unita e complice che marcia con sempre maggiore autorevolezza e baldanza verso una delegittimazione di tutti i principi di legalità
Il procuratore generale Luigi Mastrominico, segnala un altro allarme da non sottovalutare: “ Il legame tra terrorismo e criminalità organizzata, sul quale bisogna indagare e tenere alta la guardia. Ci sono troppi documenti falsi e sospetti spostamenti di ingenti somme di denaro all’estero , oltre all’incomprensibile fenomeno del proselitismo”
Un bilancio tutt’altro che confortante , piuttosto una presa d’atto cruda di come stia evolvendo la criminalità ai giorni nostri, tenuta in piedi non più da relazioni geografiche-culturali e familistiche ma economiche a livello globale, formanti un intreccio con tutto ciò che punta a concentrare il potere nelle mani di pochi.
“Anche la corruzione pubblica e privata funge da moltiplicatore della criminalità” dice Buonajuto