Il Demanio dello Stato ha sottoscritto l’atto di trasferimento gratuito al Comune di Nola dell’area di oltre 46 mila metri quadrati di Piazza d’Armi, la zona che rappresenta la porta d’ingresso della città e un luogo strategico per la valorizzazione urbanistica del territorio cittadino.
“Piazza d’Armi adesso è di Nola e dei nolani. La nostra forza è mantenere gli impegni”, ha commentato il sindaco Carlo Buonauro che, con l’Amministrazione Comunale, ha scommesso fin dall’insediamento sul progetto di rigenerazione dell’area atteso da decenni dalla comunità. Il documento che ratifica il trasferimento gratuito, ai sensi della norma che sancisce il cosiddetto federalismo culturale, è stato firmato a Nola alla presenza, tra gli altri, del primo cittadino Carlo Buonauro, dell’assessore ai lavori pubblici ed al patrimonio, Giovanni Carrella, del direttore e del vice direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Mario Parlagreco e Pierpaolo Russo.
Passaggio propedeutico, quello avvenuto l’altro giorno, alla realizzazione del progetto che punta alla riqualificazione di piazza d’Armi esaltandone l’identità monumentale in un mix di elementi che, da un lato si ispirano alle prospettive delle città contemporanee in fatto di sostenibilità ambientale e dall’altro puntano a rendere riconoscibile l’identità del luogo che è stato teatro dell’Eccidio dell’11 settembre 1943. Il programma di valorizzazione prevede un investimento complessivo di € 6.469.010, così suddivisi: Fondi PNRR: € 5.500.000 – Fondi Comunali: € 969.010.
La riqualificazione e la valorizzazione culturale di Piazza d’Armi costituirà un volano anche per la riqualificazione dell’ex Caserma Cesare Battisti che rimarrà in proprietà al Demanio dello Stato.
“Ringrazio – ha sottolineato il primo cittadino Carlo Buonauro – l’intero ufficio tecnico comunale e la squadra di professionisti che, con totale abnegazione, hanno instancabilmente lavorato alle varie fasi del processo, così come i tecnici dell’Agenzia del Demanio che hanno affiancato la direzione regionale, a cominciare dal vice direttore Pierpaolo Russo, per chiudere il cerchio della procedura”.