Un intenso fine settimana all’insegna della valorizzazione della millenaria Festa dei Gigli di Nola. Da un lato, la Festa dei Gigli e la Rete delle Grandi Macchine a spalle italiane protagoniste della prima rassegna del patrimonio immateriale della Campania che ha avuto luogo a Paestum. Una tre giorni di convegni ed esposizioni dedicate allo straordinario patrimonio immateriale della nostra Regione. Dall’altro, un appuntamento fondamentale per la celebrazione del decennale del riconoscimento UNESCO al Teatro dell’Unione di Viterbo, in occasione del 45º anniversario del Sodalizio dei Facchini. Continua il lavoro della Fondazione Festa dei Gigli per promuovere in Italia e nel mondo la tradizione in sinergia con Rete delle Grandi Macchine a Spalle Italiane e le altre istituzioni sovracomunali con le quali si è instaurato un rapporto di proficua collaborazione.
“E’ stato un fine settimana – afferma Francesco De Falco, presidente della Fondazione Festa dei Gigli – che ha visto la Festa dei Gigli protagonista su più fronti per la promozione del nostro patrimonio, con importanti momenti di condivisione e confronto sia in ambito regionale che nazionale attraverso un importante momento celebrato con la comunità di Viterbo, “consorella” nel progetto Rete delle Grandi Macchine a Spalle Italiane che ha preso il via nel 2006 con il protocollo di Nola, ottenendo il riconoscimento Unesco nel 2013. Un unico sentimento attraversa le Feste della Rete che tagliano quest’anno un traguardo importante che rappresenta solo un altro punto di ripartenza, per continuare ad essere un modello di valorizzazione di tradizioni secolari”.
Altro appuntamento con tutte le comunità della Rete: oggi con Palmi oggi; si proseguirà a Roma, il prossimo 7 dicembre nella Sala Capitolare di Palazzo Madama, presso il Senato della Repubblica in vista del gran finale delle celebrazioni previsto a Nola il 15 dicembre presso il Duomo di Santa Maria Assunta con il grande concerto di Natale “Machines for Peace “, un racconto in musica del viaggio di fede e passione condiviso con le comunità di Palmi, Sassari e Viterbo