Dalla culla all’alloro è stato un lampo. L’asilo, prima recalcitrante, poi accettato. Elementari più che volentieri con la dolce maestra Rosa. Le medie un soffio dimenticato. Il liceo, assumendo via via il ruolo da secchiona. Finalmente l’università. Facoltà di Lettere Moderne. Presa di petto. Annullando paure, pensieri e preoccupazioni. Semmai autocreandosele. Non di più. E seppellendo tutto sotto caterve di 30. Spruzzandoli da vezzeggianti lodi. Alfine la tesi. Ungaretti affrontato in tutte le salse e condizioni. Ha parlato superbamente nella seduta e fisiologicamente discusso poco. Ma l’elaborato l’ha scritto in profondità. E quello rimane. Una dedica, come prologo, cui consacrarsi e votarsi. Ringraziamenti, in ultima pagina, dovuti, voluti, adeguati ed opportuni. Così come lo sono i festeggiamenti. Avendo conoscenza, per chi la neo dottoressa la ravvisa bene, dell’essere forieri di successi dell’avvenire prossimo venturo. Baci baci Nù! Ora operazione Specialistica. Con la tua tattica a tenaglia, sappiamo che è cosa a breve termine. Non prenderemo altri appuntamenti. Forse siamo già pronti.
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