Negli USA è scoppiato un altro caso politico. Nelle scorse ore, infatti, è stato incriminato il potente senatore democratico Robert Menendez. Il presidente della commissione esteri del Senato statunitense è accusato, assieme alla moglie, di aver accettato tangenti per impegnarsi nel favorire il governo egiziano e proteggere e arricchire tre uomini d’affari del New Jersey, lo stato rappresentato dallo stesso Menendez. Nelle scorse ore, inoltre, è scattato il sequestro nell’abitazione del senatore: lingotti d’oro dal valore di 100mila dollari, un veicolo di lusso e altri 480mila dollari in contanti in gran parte nascosti tra abiti, armadi e una cassaforte. Secondo l’accusa, il senatore avrebbe fornito informazioni sensibili e segrete del governo statunitense a funzionari del governo egiziano, oltre a fare pressioni in alcuni casi per aiutare il Governo egiziano in alcune problematiche estere. Per Menendez, che si è subito ritenuto innocente e preso di mira da “forze dietro le quinte”, non è tuttavia la prima accusa di corruzione. Già nel 2015, infatti, fu incriminato, nel New Jersey, perché avrebbe ricevuto tangenti da un ricco oculista della Florida. Con le nuove accuse nei suoi confronti, Menendez è diventato ora il primo senatore in carica nella storia degli Stati Uniti a venire incriminato per due accuse penali non correlate.
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