Come rispondere ad una multa causata dalla spazzatura del vicino? Secondo la sentenza n. 27473/2023 del 23 giugno 2023, pubblicata dalla terza sezione penale della Cassazione, quando l’abbandono dei rifiuti potrebbe essere imputabile al comportamento di un vicino dispettoso e molesto, è necessario che la pubblica accusa dimostri la mancanza di precauzioni da parte del proprietario del terreno nell’impedire l’azione di terzi. L’immissione dei cassonetti alla fine della giornata lavorativa è la forma ordinaria di smaltimento dei rifiuti. Per difendersi da una multa causata dalla spazzatura del vicino, è opportuno dimostrare una regolare gestione nel ciclo dei rifiuti, assicurarsi di seguire le procedure corrette di smaltimento dei rifiuti, come l’immissione dei cassonetti a fine giornata, che diventa un fattore chiave nella propria difesa. Inoltre, è necessario documentare e conservare le prove della corretta gestione dei rifiuti, magari conservando ricevute o fatture che dimostrino l’uso di contenitori appositi.
Se si è vittime di una multa ingiusta per l’abbandono dei rifiuti del vicino, in conclusione, possono essere adoperate diverse argomentazioni per dimostrare l’innocenza, ovvero: raccogliere testimonianze: da vicini, dipendenti o altre persone che possano confermare la regolare gestione dei rifiuti e la mancanza di responsabilità nell’abbandono dei rifiuti; registrazioni di telecamere di sorveglianza: può essere un valido sistema per provare la condotta molesta di terzi; prove di un possibile dispetto di terzi: si può dimostrare che il vicino o altri soggetti abbiano un motivo per compiere un dispetto e che abbiano accesso ai propri rifiuti.