Il mese di giugno è sempre sinonimo di bilanci nello sport e quello nolano non fa eccezione col suo in chiaroscuro.
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Negativa la stagione del Nola 1925, partito con ambizioni da Play-Off e ritrovatosi a leccare le ferite per la retrocessione in Eccellenza. Eppure il calciomercato e l’inizio di campionato sembravano far presagire traguardi migliori ma la sconfitta interna col Sorrento (costata la panchina a Rogazzo) e il conseguente interregno di Cavallaro (appena 6 punti in 11 gare) avevano messo il Nola all’ultimo posto già a gennaio. L’11 bianconero aveva dato l’impressione di potersi tirare fuori dalle sabbie mobili grazie all’apporto di mister Ferazzoli e di una massiccia campagna acquisti, con alcuni risultati importanti conseguiti in campionato. Ma uno sciagurato mese di aprile con le sue sconfitte in serie contro Cassino, Tivoli, Real Monterotondo e Arzachena avevano relegato il Nola alla penultima posizione a 90 minuti dal termine. La roboante vittoria di Pomezia aveva illuso un po’ tutto l’ambiente, prima di rimettere i piedi nel baratro dell’Eccellenza con la sconfitta di Avezzano nello spareggio salvezza (avversario ancora il Pomezia). E al momento tutto tace ancora per quanto riguarda la prossima stagione calcistica, con la tifoseria in attesa delle prossime mosse del presidente Luigi Nappi.
Buona, invece, l’annata dell’altro team di calcio della città Bruniana: il Nola York ottiene la salvezza nel suo primo campionato di Prima Categoria. Pagato lo scotto iniziale del debutto, i Nolani iniziano a svoltare con l’avvento di mister Vitalone sulla panchina a metà stagione centrando la salvezza nel Play-Out disputato contro la Viribus Unitis.
Non positiva purtroppo l’annata del Basket, col CAP Nola che retrocede in Serie D regionale. Ottenuta la salvezza lo scorso anno nella serie contro Secondigliano, il quintetto bianconero questa volta non riesce a ripetersi stazionando stabilmente nelle zone basse di classifica della serie C Silver. Chiuso al tredicesimo posto la regular season, il CAP ha dovuto affrontare il play off promozione-retrocessione contro la Step Back Caiazzo, seconda forza del campionato, uscendone con un pesante 3-0 nella serie al meglio delle cinque gare e non dando mai l’impressione di poter modificare l’inerzia della sfida.
Rammarico invece per il Nola Città dei Gigli di Volley, col team maschile impegnato in Seconda Divisione ma sconfitto nella fase finale dei playoff dopo un buon quarto posto in campionato. La vittoria contro i Koala, nel mini gironcino a tre, aveva illuso che la promozione fosse possibile ma le successive tre sconfitte consecutive hanno fatto abbandonare il sogno Prima Divisione. Prima Divisione in cui era impegnato il team femminile che ha chiuso anch’egli al quarto posto, ma che non è bastato per accedere tra le migliori quarte del campionato e abilitarsi alla post season. Eppure, nella prima parte di stagione, le ragazze nolane erano stabilmente ai vertici della classifica a contendersi la prima piazza con Vittorio Alfieri Volley e Roccarainola per poi avere un inspiegabile crollo sul finale di stagione.
Leggendaria, però, l’annata per il Sitting Volley col team maschile laureatosi campione d’Italia per la quarta volta consecutiva e con un ottimo terzo posto per il team femminile. Nella fase finale di Parma il Città dei Gigli porta a termine una marcia trionfale, superando anche i padroni di casa in finale e cedendo un solo set in tutto il torneo. Le ragazze invece, dopo una doppia sconfitta iniziale, riescono a raddrizzare le sorti del campionato fino a centrare il gradino più basso del podio vincendo contro Roma.
Negativa, ma anche giustificata, la stagione per l’Alba Nolana di Calcio a 5 Femminile. Le giovani bianconere, che erano legate con una partnership al Nola 1925, ottengono solo due punti in tutto il campionato di serie C (frutto per altro di due pareggi) pagando oltre modo la poca abitudine a quei livelli.
Ago della bilancia proteso più verso il basso, quindi, per lo sport nolano con l’augurio di migliori risultati e di tante soddisfazioni nel prossimo anno a venire.
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