Quando muore una persona i suoi eredi scoprono che ha lasciato una serie di debiti da pagare. É una eventualità che purtroppo accade spesso. Pertanto, ci si domanda: come pagare i debiti del defunto? Chi fa testamento potrebbe decidere le proporzioni di pagamento dei debiti da parte dei vari eredi, stabilendo le percentuali di ripartizione o addossando l’intera somma ad un unico erede. Prima di tutto, bisogna sottolineare che sono tenuti al pagamento dei debiti ereditari soltanto gli eredi e non i legatari, cioè coloro che hanno ricevuto dal defunto, per testamento, uno o più beni specifici. Gli eredi che accettano l’eredità in modo puro e semplice diventano responsabili dei debiti del defunto, anche oltre il valore della quota ricevuta, e quindi sono tenuti al pagamento anche con il loro patrimonio personale.
Per evitare questa conseguenza, possono rinunciare all’eredità con un atto formale – e in tal modo non diventano titolari né dei beni né dei debiti del defunto – oppure accettare l’eredità con beneficio d’inventario. In questo ultimo caso si potrà contenere la responsabilità per i debiti solo nei limiti di valore dei beni ereditari.
La responsabilità per il pagamento dei debiti ereditari sorge in capo agli eredi dal momento di accettazione dell’eredità, che può avvenire non solo mediante atto, ma anche per comportamenti concludenti, ad esempio, prelevando somme dal conto corrente del defunto, oppure vendendo o affittando una casa che rientra nel patrimonio ereditario.
Gli eredi non sono tenuti al pagamento dei debiti personalissimi del defunto, come – oltre alle multe e sanzioni di cui abbiamo già parlato – gli assegni di mantenimento nei seguenti casi:
- Per le imposte sui redditi (Irpef, Ires e Irap) e per l’imposta di successione vige il principio della solidarietà passiva tra gli eredi, ovvero la responsabilità di ciascuno per l’intero importo, salvo rivalsa di chi ha pagato nei confronti degli altri eredi per farsi restituire la rispettiva quota. Pertanto, l’Agenzia Entrate Riscossione può rivolgersi ad un singolo erede per ottenere il pagamento dei debiti fiscali del defunto, anche pignorando i suoi beni, se non versa spontaneamente quanto richiesto.
Per tutti gli altri debiti di natura civile e privata si applica la regola legale della ripartizione fra gli eredi in proporzione alle loro quote. L’articolo 754 del Codice Civile precisa infatti che «gli eredi sono tenuti verso i creditori al pagamento dei debiti e pesi ereditari personalmente in proporzione della loro quota ereditaria», ma subito dopo sancisce il diritto alla rivalsa in favore di colui che ha pagato, per ottenere dagli altri il rimborso della parte di loro spettanza. Quindi, se uno degli eredi non paga la sua quota di debito, gli altri eredi possono agire contro di lui per ottenere il rimborso della parte che hanno anticipato per suo conto e pagato in più rispetto alla loro quota ereditaria.