A pochi giorni dalla messa in posa della prima pietra, il Tar blocca i lavori per la costruzione della nuova sede dell’Università Parthenope di Napoli a Nola. Il Tar ha accolto il ricorso delle associazioni Assocampaniafelix e Movimento per Nola (“Mo.Vi. per Nola”).
Il Tar, in particolare, sottolinea che “l’approvazione dello schema di convenzione e del regolamento per il rilascio del premesso di costruire convenzionato in zona H, nella parte in cui, nel determinare la tipologia e quantità di standard oggetto della cessione da parte del privato alla P.A., ha stabilito, con riferimento ai parcheggi, che occorrerà che all’interno del lotto ove si costruisce l’attrezzatura di progetto, o in zone limitrofe comunque ricadenti in zona H, vengano individuate aree da attrezzare e cedere nella misura minima di n°1 posto auto ogni 25 mq di superficie lorda, confondendo i parcheggi pubblici da conteggiarsi ai fini della dotazione degli standard con le aree (private) di pertinenza delle nuove costruzioni da destinare a parcheggio e che costituiscono”.
Il Tar poi ha rilevato che “l’interesse sostanziale azionato con il ricorso introduttivo è principalmente rivolto a contestare l’ubicazione delle opere, ragion per cui l’inizio dei lavori potrebbe arrecare a parte ricorrente un pregiudizio non agevolmente rimediabile. Rilevato altresì che nel contraddittorio che ha preceduto il presente provvedimento non sono stati evidenziati da controparte specifici pregiudizi dipendenti da condizioni di urgenza nell’inizio dei lavori (essendo la ditta tuttora in attesa dell’autorizzazione sismica)”. Con questi presupposti e con altre contestazioni di vario genere, il Tar ha quindi sospeso il permesso a costruire e i relativi lavori in maniera cautelativa, in attesa del dibattimento sulla sospensiva che avverrà il 13 settembre prossimo, in cui la decisione potrà essere cambiata o confermata. Si dovrà ora attendere lo sviluppo del dibattito giuridico.