Malgrado la politica si organizza sempre più per fare sì che il cittadino interagisca, per i servizi più essenziali, tramite Computer, non si possono ignorare certi dati, che rilevano quanta poca dimestichezza e familiarietà abbia la persona media con la tecnologia, computer , internet, smatphone.
Ci si dimentica troppo spesso che l’età media in Italia è di 48 anni, un ètà al confine tra il vecchio e il nuovo. Inoltre non dimentichiamoci la grande fetta della popolazione anziana, ancora attiva, che pur essendo ancora efficiente, fa fatica a capire come si fa a comunicare via internet con la pubblica amministrazione o per il semplice pagamento on line di una bolletta.
Quando ci si riferisce al boom della tecnologia che ha soppiantato tutti gli altri linguaggi, si prende come punto di riferimento persone che hanno un’ età tra i 18 e i 35-forse 40 anni. A parte, i giovanissimi, che comunque non sono ancora protagonisti sulla scena sociale con un ruolo determinante dal punto di vista economico e culturale.
Progettare una società concepita per i cosiddetti nativi digitali, rappresenta una soluzione parziale a un problema che ha dimensioni con molte sfaccettature. Una di queste è che, come rileva il Rapporto Censis, quasi la metà degli italiani della Campania non sa usare il Computer (il 48%)
Ma anche nelle altre Regioni italiane il risultato pur essendo meno peggiore, non è confortante.
In Piemonte e Umbria il 35% non sa usare il Computer. Nel Lazio il 30%. In Lombardia il 29% In Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia, il 28%.
Nella stessa Europa i risultati sono sotto la media di quanto ci si potesse aspettare.
Il 19% dei cittadini europei tra i 16 e i 74 anni, non ha mai usato un Computer