I detti popolari, specie quelli napoletani sono frutto di una gran varietà di esperienze umane, che a esprimerle con qualche parola sembra riduttivo, tanto è sfaccettato e pieno di sfumature il comportamento e ancor più il sentire umano.
Il bello dei detti non sta solo nel loro ricco, ironico e intelligente significato, ma anche nel loro evocare scene arricchite da un tocco di fantasia, proprio come se si trattasse di episodi narrativi, scorsi dalla penna di un autore che prende spunto dal reale per dare vita a una creazione .
Infatti la creatività è l’elemento che più stupisce nei detti popolari.
Oltre al loro carattere comico, da commedia, buono per essere tramandato dalla tradizione popolare, da essere compreso da tutti.
Laddove la comprensione di tutti non è una ricerca della banalità, del semplicistico o del qualunquismo, ma è un’abilità che appartiene a pochi: riassumere con parole povere, semplici, idee sagge e profonde
E esprimerle con un linguaggio, le cui parole, intonazioni, sono eterne, proprio come quella dimensione della vita umana, che nonostante il mutamento dei tempi, dei costumi, dei modelli, resta sempre uguale a sé stessa, assoggettata a una morale indiscutibile: l’umanità varia e allo stesso tempo universale