“Quello che ha detto Lavrov è aberrante. Ciò che ha detto poi su Hitler è davvero osceno“. Così il premier Mario Draghi ha ribattuto al ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, che in una lunga intervista a Rete 4 aveva affermato: “Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei“. Il riferimento era alla “nazificazione dell’Ucraina” raccontata dai russi e a ipotetiche origini ebree di Zelensky. “L’Italia, a differenza della Russia, è un Paese dove c’è libertà di espressione, e il ministro Lavrov appartiene a un Paese dove non c’è libertà d’espressione – ha poi aggiunto il premier – In Italia, lo ribadisco, c’è libertà di esprimere le opinioni, anche quando sono palesemente false e aberranti. In questa storia c’è da chiedersi se sia giusto che un’intervista si trasformi in un comizio. Bisogna chiedersi se tutto questo è accettabile. Non è granché professionalmente, far parlare una persona senza intervenire, anche quando alcune sue affermazioni sembrano sbagliate“.
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