L’esito del voto di domenica alle regionali in alcune Regioni italiane è stato una sconfitta annunciata della politica italiana ma non si immaginava di tali proporzioni.
Considerando che ad essere chiamati al voto , tra gli altri, sono stati i cittadini dell’Emilia Romagna, Regione,da sempre simbolo e roccaforte della partecipazione politica.
L’alta percentuale di astensionismo in Emilia Romagna è sintomo che il rapporto politica-cittadini si è deteriorato inesorabilmente.
Molti hanno tentato di dare giustificazioni a questo astensionismo storico, che non si verificava, dagli anni 70. Ma aldilà di ogni interpretazione, i risultati possono essere letti solo in un modo.
Gli italiani oltre ad aver perso fiducia, hanno perso anche la speranza nelle istituzioni.
Si sono come rassegnati alla fine della democrazia.
Questo risultato è rimbombato anche nei Palazzi della Regione Campania, il cui presidente Caldoro, nel mezzo di questo grande disorientamento, rilancia l’idea di abolire le Regioni:
“Bisogna scioglierle accorparle in massimo 10 macroregioni che si occupino solo di programmazione.” -L’attuale regionalismo- continua” che si occupa di tutto: trasporti, Sanità e tutti i servizi, è tramontato domenica scorsa con la sfiducia degli elettori. Scesa a livelli mai visti.”