Fermata a Napoli un’organizzazione internazionale che metteva sul mercato il 90% degli euro falsi in tutto il mondo.
Ma non solo, proprio come una succursale di una Banca, creava anche nuovi tagli, come le banconote da 300 euro (banconote inesistenti, mai stampate dalla Bce)
La banda denominata “Napoli group”, era in contatto con organizzazioni criminali internazionali, alle quali davano lezioni di contraffazione.
Loro intenzione era quella di creare una rete di falsari in tutto il mondo, perciò andavano alla ricerca di proseliti da addestrare alla fabbricazione del denaro falso.
Denaro che veniva diffuso un po’ dappertutto,non solo in Europa, anche nei paesi africani come Algeria, Tunisia e Senegal.
Per depistare gli inquirenti avevano anche inventato un gergo. Così le mazzette di euro false le chiamavano “Cosariello, o “Ambasciata”,
le monete le chiamavano: “Scarpe” o “Gnocchi”.
I dollari falsi stampati li chiamavano: “L’americano”.
Questa attività è andata avanti per due anni(dal 2012), grazie a due stamperie clandestine, una ad Arzano(Na), l’altra a Gallicano (Roma) .
In questo tempo le casse di ignari commercianti sono state inondate da banconote e monete false.
Fino a che qualche giorno fa, quando gli inquirenti sono riusciti a risalire alla banda di falsari, emettendo 56 ordinanze cautelari(29 in carcere e 10 ai domiciliari, oltre al sequestro delle banconote false trovate).