Un nuovo sentiero alle pendici del Vesuvio a misura di tutti. Alcuni giorni fa è stato infatti inaugurato un nuovo sentiero all’interno dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, nei pressi della Pineta di Terzigno in località Piana Tonda, nel comune di Terzigno, uno dei 13 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio, indissolubilmente legato per la sua storia al Vesuvio, che deve il nome alla terza colata di lava o “terzo fuoco” che nel 1631 devastò le falde del vulcano. Il camminamento, da cui si gode il profilo del versante occidentale del vulcano, si snoda su di una larga pedana in legno che non presenta dislivelli significativi, così da consentire la fruizione per tutti: esso è posto ad una quota massima di 211 metri sul livello del mare e si percorre comodamente in 30 minuti per tutta la sua lunghezza di 1500 metri. con una piacevole sequenza di incroci e tratti curvilinei
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Questo sentiero è stato concepito in maniera inclusiva, con attenzione alla possibilità di percorrenza anche da parte di persone con difficoltà motorie e visive, presente cartellonistica informativa in braille, mappe tattili, segnalazione elettronica di individuazione del tracciato. Ma si tratta anche di un percorso condensato in un’area di appena 3 ettari, in cui godere delle bellezze paesaggistiche e naturali del Vesuvio, immergendosi nei silenzi, nei suoni e negli odori del parco, attraversando un’area a substrato di lave recenti e piroclastiti. Alla fine del sentiero si trova un bellissimo playground in legno, con pavimentazione gommata, panchine, immerso nella natura alle falde del Vesuvio. Credetemi è veramente bello
“Con l’inaugurazione del Sentiero n.11 del Parco Nazionale del Vesuvio ‘La Pineta di Terzigno’ abbiamo completato il primo lotto di interventi del Masterplan ‘Grande Progetto Vesuvio’ grazie al quale stiamo riqualificando tutta la rete sentieristica della nostra area protetta – ha affermato Agostino Casillo, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio – Un progetto a cui sono molto legato poiché permetterà anche alle persone con disabilità di fruire delle bellezze naturalistiche del nostro territorio. Inoltre, con questo intervento abbiamo anche proceduto alla rinaturalizzazione con la messa a dimora di specie autoctone vesuviane al posto dei pini compromessi dall’incendio. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con impegno ed abnegazione alla realizzazione di questa bellissima opera – ha concluso Casillo – che si inserisce in una strategia di lungo periodo di rilancio complessivo dell’area protetta che mette al centro la tutela del nostro patrimonio di biodiversità, coniugandola con uno sviluppo sostenibile delle comunità locali. A tutto ciò si aggiunge anche il forte valore sociale di questo progetto che permetterà anche a chi ha disabilità motorie e visive di poter fruire del patrimonio naturalistico del nostro territorio“.