Luigi Di Maio si è dimesso da Presidente del Comitato di Garanzia del Movimento 5 Stelle

di Redazione Zerottouno News

Il recente scontro interno nel Movimento 5 Stelle dopo l’elezione di Mattarella si è risolto, per ora, con le dimissioni di Luigi Di Maio da presidente del Comitato di Garanzia. “Sono state giornate intense – ha esordito Di Maio – L’elezione del Presidente della Repubblica è un momento importante per la democrazia parlamentare, un momento in cui viene fatta una scelta che segna la storia della Repubblica per i successivi sette anni. Dopo la rielezione del presidente Sergio Mattarella, ho proposto di avviare una riflessione interna al MoVimento“.

Penso che all’interno di una forza politica sia fondamentale dialogare, confrontarsi e ascoltare tutte le voci – sottolinea il ministro degli Esteri – Tutte le anime, anche chi la pensa in maniera diversa, devono avere spazio e la possibilità di esprimere le proprie idee. E lo dico perché anche io in passato ho commesso degli errori su questo aspetto, errori che devono farci crescere e maturare. Sarebbe sbagliato, invece, fare passi indietro“.
Tutti avranno notato che in questi giorni il dibattito interno è degenerato, si è iniziato a parlare di scissioni, processi, gogne – ha continuato Di Maio – Si è provato a colpire e screditare la persona. Mi ha sorpreso, anche perché è proprio il nuovo statuto del MoVimento che mette l’accento sul rispetto della persona. Ho apprezzato molto il tentativo di chi in questi giorni, a partire dai capigruppo e da Beppe Grillo, ha provato a favorire un dialogo sereno e super partes, tra diverse linee di pensiero“.
Continuo a pensare che sia fondamentale confrontarsi dentro il MoVimento, perché il MoVimento è casa nostra, ed è fondamentale ascoltare le tante voci esistenti, e mai reprimerle – ha detto Di Maio – Io sarò tra le voci che sono pronte a sostenere il nuovo corso, mantenendo la libertà di alzare la mano e dire cosa non va bene e cosa andrebbe migliorato. Qui si vince o si perde tutti insieme, perché siamo una comunità che si basa sulla pluralità di idee, soprattutto in questo momento difficile per il MoVimento 5 Stelle, che deve però riuscire a trovare le soluzioni per difendere la dignità dei cittadini e sostenere il mondo produttivo ancora alle prese con la pandemia.
Spetta poi al presidente fare la sintesi e tracciare la strada da seguire. Ma l’ascolto è importantissimo“.
Mi rendo conto che per esprimere queste idee, seppur in maniera propositiva e costruttiva, non posso ricoprire ruoli di garanzia all’interno del MoVimento. Non lo ritengo corretto. Per questo motivo, ho deciso di dimettermi da presidente e membro del Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle – ha concluso il Ministro – Ringrazio gli iscritti che mi avevano votato ed eletto, ringrazio Virginia e Roberto che mi avevano votato presidente, ringrazio Beppe per la fiducia nell’avermi indicato nella rosa dei potenziali membri del Comitato. Ho preso questa decisione perché voglio continuare a dare il mio contributo, portando avanti idee e proposte. Voglio dare il mio contributo sui contenuti, voglio continuare a fare in modo che si generi un dibattito positivo e franco all’interno della nostra comunità. Un confronto che ci permetta davvero di rilanciare il nuovo corso del MoVimento 5 Stelle. Se rimaniamo uniti, con le idee di tutti, torneremo a essere determinanti“.
Nessun commento ancora da Giuseppe Conte, indicato come uno dei maggior avversari in questa disputa. Nelle scorse ore è arrivato però un commento di Gregorio De Falco, ex grillino:Quello smemorato di Luigi Di Maio non ricorda quando da Capo politico invocava una militaresca compattezza “a testuggine” contro le (poche) voci dissonanti che denunciavano il dirottamento del Movimento e lui ne decretava l’espulsione. ‘Penso che all’interno di una forza politica sia fondamentale dialogare, confrontarsi e ascoltare tutte le voci. Tutte le anime, anche chi la pensa in maniera diversa, devono avere spazio e la possibilità di esprimere le proprie idee’, scrive oggi Di Maio. Fa piacere constatare che a prezzo della perdita di memoria, anche sulla via di Pomigliano si verificano conversioni e che Luigi è un vero democristiano“.

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