Il premier Draghi è tornato in conferenza stampa. Scusandosi con i giornalisti per la mancata conferenza degli scorsi giorni in cui è stato firmato l’ultimo decreto, Mario Draghi ha parlato alla stampa assieme ai ministri Speranza e Bianchi. “Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati“, ha subito sottolineato. Da qui, poi l’appello agli italiani che ancora non si sono vaccinati affinché facciano la prima dose di vaccino.
Il presidente del Consiglio ha poi parlato del rientro a scuola: “La scuola è fondamentale per la democrazia e va tutelata, protetta, non abbandonata. Anche in Francia, Germania e Regno Unito, ovvero Paesi con situazione pandemica simile alla nostra, non ci sono mai state chiusure generalizzate per le scuole“.
“Dall’inizio della pandemia a oggi, l’Italia ha perso il triplo dei giorni di scuola rispetto ad altri Paesi – ha poi sottolineato – Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio diverso rispetto al passato. Oggi vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattutto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione“.
La didattica a distanza, secondo detto Draghi, “crea diseguaglianze in tutto il Paese. Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza. Ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all’anno scorso e non ci sono i motivi per farlo“.