L’Amministrazione Civica Falcone, nello scorso mese di dicembre, ha approvato il Bilancio preventivo dell’anno 2014 stanziando maggiori spese rispetto agli anni passati e fissando l’aliquota IMU al 10,60 per mille; aliquota tra le più alte d’Italia, e di più, senza deliberare né esenzioni e né agevolazioni a favore dei cittadini sanvitalianesi, anche se la legge di stabilità, emanata dal governo, aveva concesso la possibilità di farlo ai Comuni e, quindi, a discrezione dei sindaci!
Non basta: con l’introduzione della nuova imposta ICU per il 2014 (Imposta Comunale Unica) la pressione sul contribuente senz’altro aumenterà e sarà quasi insostenibile.
Peggio, l’Amministrazione in carica ha previsto 400 mila euro di entrate in più nelle casse del Comune, dovute per tributi e tasse, che dovranno scaturire da maggiori “accertamenti fiscali”, a cura del concessionario Soget. Questo accorgimento sembra più una comoda scappatoia per fare quadrare i conti e portare a pareggio il bilancio deficitario: entrate (fittizie)=uscite.
All’origine di tutto c’è un problema vecchio di anni. Il Comune spende più di quanto, “pure sostanziosamente” incassa per tributi, concessioni, contravvenzioni e diritti vari.
Spende troppo per i debiti fuori bilancio (cioè, debiti fuori controllo), per alcune posizioni di responsabili di servizio, per telefono, luce elettrica, riscaldamento e illuminazione pubblica, per le cause passive; spreca per iniziative superflue; spende poco o niente per servizi essenziali: scuole e asili, manutenzione vie, fogne ed edifici, spazzatura, ambiente (acqua, aria, verde e suolo) e per l’assistenza di qualità.
La Giunta comunale forse non capisce che deve mettere in campo una revisione oculata e politica delle spese operando scelte mirate ad ottenere servizi più economici e più efficienti anche dai fornitori esterni.
E’ dell’ultima ora una sentenza del TAR Campania (Tribunale Amministrativo Regionale) emessa su un contenzioso che riguarda il cimitero che condannerebbe pesantemente il Comune di San Vitaliano a pagare circa un milione di euro (?).
E il debito pubblico cresce!
Questo anno poi, è partito proprio male. A pochi mesi dalle ultime elezioni, la Giunta comunale, attraverso il moltiplicarsi delle delibere che emana (e non dando ascolto ai pareri tecnici), ha già speso in pochi mesi una barca di soldi.
Ed i benefici per tutta la popolazione dove sono? Semplicemente: non ci sono.
Ma il danno è tutto a carico dei contribuenti sanvitalianesi. Tartassati e maltrattati.
“Gruppo Consiliare “San Vitaliano Rinasce”
di Comunicato Stampa