“La qualità della comunicazione istituzionale del Governo sul Covid e sulle vaccinazioni è stata pessima e ancora oggi è sconcertante“. Il duro attacco è ancora una volta del governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Ancora oggi sui vaccini e sul Covid parlano troppe persone quotidianamente, e non mi riferisco tanto alle trasmissioni televisive che hanno dato il peggio di sé in questi mesi nel creare confusione e accapigliamenti solo per aumentare gli ascolti. Abbiamo il responsabile dell’Istituto superiore di sanità, poi abbiamo il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, poi abbiamo il consulente del ministro della Salute, poi il consulente del commissario al Covid, poi abbiamo l’Ema, poi l’Aifa, a tutti questi si aggiungono decine di virologi e infettivologi, e poi elementi di ogni origine e qualità: giornalisti, pseudo intellettuali, storici, filosofi, parcheggiatori abusivi. Tutti a parlare“.
“Il clima di confusione che si è creato in Italia e che è stato pagato dalle famiglie e dai cittadini normali è stato impensabile, inimmaginabile – ha sottolineato De Luca – Lancio una proposta al Governo: decida il Governo di parlare una volta alla settimana e di emettere un comunicato semplice e stringato da mettere sul sito del Ministero della Salute. Una volta alla settimana parlano il delegato del ministro della Salute responsabile della prevenzione e, siccome oggi la questione più delicata è la vaccinazione dei bambini, parlano il primario di Pediatria del Bambino Gesù e la presidente della Società di Pediatria. Tre persone che ogni settimana parlano e pubblicano un comunicato dando informazioni sulle cose principali. Possiamo avere questa soddisfazione di avere una volta alla settimana tre persone qualificate che parlano, trasmettono informazione ai cittadini e danno serenità? Vediamo se riusciamo ad avere almeno questo risultato che non è difficilissimo da ottenere“.
“Abbiamo pagato in questi mesi un orientamento del Governo italiano che tende ad approvare sempre mezze misure, a perdere tempo – ha continuato ancora De Luca – Ancora oggi il Governo ha preso delle decisioni significative ma probabilmente al di sotto delle necessità. A fine novembre il Governo ha preso alcune decisioni, ma poi ha stabilito che quelle decisioni diventavano operative a metà dicembre. Decidiamo a fine novembre e poi aspettiamo altri 15 giorni per rendere effettive queste decisioni, cioè l’obbligo della terza dose per il personale sanitario e per il personale scolastico, l’obbligatorietà del vaccino per le forze dell’ordine. Qual è la ragione per la quale perdiamo 15 giorni di tempo, determinando poi un affollamento ulteriore a dicembre sui centri vaccinali?“.
“Anche questa è una malattia di cui non ci liberiamo in Italia, è incredibile. Così facendo, settimana dopo settimana, stiamo bruciando quel mese di vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi d’Europa. Mentre in Olanda, che ci sia Natale o Capodanno di mezzo, si chiude se la priorità è la salute dei cittadini, e così l’Austria, la Germania dove si chiudono gli stadi al pubblico, in Italia dobbiamo sempre procedere con mezze misure che producono l’unico risultato di farci perdere tempo e di farci perdere il vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi – conclude De Luca – Siamo quasi organicamente incapaci di fare la prevenzione, cioè di prendere decisioni difficili prima che il problema esploda“.