“L’agguato della camorra ad Arzano è un pessimo segnale. Poteva essere una strage nella quale potevano morire degli innocenti. Potrebbe essere il prologo di una guerra tra clan per il controllo del traffico di droga e delle estorsioni. Siamo preoccupati perché i killer hanno sparato all’impazzata in un bar alle ore 20, hanno ferito a colpi di pistola cinque persone che non tutte erano gli obiettivi della spedizione, per lanciare un messaggio chiaro ai loro avversari: Questo territorio è nostro. Ma non ci preoccupa solo quello che accade ad Arzano. Anche ad Afragola la camorra si fa sentire e utilizza le bombe contro gli esercizi commerciali. C’è una camorra spregiudicata, terroristica che va assolutamente fermata perchè mette a rischio la sicurezza, la convivenza civile e minaccia da vicino la democrazia. Un filo rosso lega questa escalation criminale particolarmente aggressiva che infiamma i territori da Napoli Est a Ovest coinvolgendo i Comuni dell’Area Nord e quelli della zona costiera: il controllo delle piazze di spaccio, il racket e l’usura mentre la camorra dei colletti bianchi fa affari, grazie alla complicità dei ceti professionali. Noi ci siamo e diciamo con chiarezza e urgenza che occorre dare un segnale immediato, sollecitare risposte strutturali come la videosorveglianza, il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine e avviare un intervento profondo di bonifica nei rioni di edilizia popolare diventati veri e propri fortini dei clan. Chiediamo di incontrare quanto prima il Prefetto di Napoli per riprendere il dialogo aperto dopo la stesa dello scorso luglio nel Parco Verde di Caivano. O si è contro la camorra o si è complici della camorra”. Lo afferma in una nota il ‘Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli’ che riunisce oltre 50 soggetti tra associazioni, parrocchie, gruppi di volontariato, rappresentanti istituzionali e cittadini.
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