Saranno messe a dimora 159 piantine di specie forestali presso 93 Istituti scolastici della Campania. Al Comune di Napoli sarò donato l’Albero di Falcone, duplicato dalle talee prelevate dall’albero che cresce nei pressi della casa magistrato assassinato dalla mafia. Il tutto nell’ambito del progetto nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, sono state duplicate le gemme dell’Albero di Falcone e i piccoli alberi verranno donati alle Scuole ed Enti.
Gli alberi, infatti, ci aiutano a vivere in un ambiente migliore, purificando l’aria, assorbendo l’anidride carbonica, attenuando i rumori, facendoci ombra, stabilizzando i terreni e migliorando il microclima, offrendo rifugio agli animali: sono gli alberi, cui è dedicata il 21 novembre di ogni anno, la ricorrenza della Giornata Nazionale.
Lo scopo principale di questa celebrazione, in vigore fin dal 1902 e ampliata nelle finalità con legge 10 del 2013, è quello di educare le giovani generazioni alla conoscenza del bosco e al rispetto della natura, per stimolare comportamenti quotidiani sostenibili per tendere all’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale. Quest’anno la celebrazione s’inserisce nel grande progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale “Un albero per il futuro”, promosso dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, che prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 50mila piantine nel triennio 2020-2022.
Il Comando Regione Carabinieri Forestale “Campania” ha promosso l’iniziativa in collaborazione della Regione Campania, coinvolgendo tutti i Reparti dell’Arma Forestale della regione, le comunità locali e i ben 93 Istituti scolastici nei quali verranno messi a dimora 159 specie arboree ed arbustive autoctone fornite dal Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità.
Sabato 20 novembre, alle ore 10.30 nella splendida cornice di Palazzo S. Giacomo, la celebrazione si arricchisce con un momento simbolico dell’impegno nell’affermazione della legalità: il dono al Comune di Napoli di un esemplare “dell’Albero di Falcone”, il famoso Ficus macrophilla columnaris magnoleides, che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato dalla mafia nel 1992, dalle cui talee, dopo complesse procedure di laboratorio curate presso il moderno Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale ( CNBF ) di PIEVE SANTO STEFANO ( AR ), sono stati duplicati alcuni esemplari con lo stesso genoma della pianta madre.
All’evento, organizzato dal Comando Regione Carabinieri Forestale Campania in collaborazione con il Comune di Napoli, parteciperanno esponenti della magistratura, delle Istituzioni napoletane, della Scuola, delle associazioni anticamorra e ambientaliste, nonché una rappresentanza di studenti, e sarà arricchito da uno stand divulgativo sull’importanza della conservazione delle risorse naturali regionali installato in piazza Municipio dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Caserta.
Durante la cerimonia ci sarà un collegamento da remoto con l’aula bunker del carcere dell’Ucciardone a Palermo, alla presenza di Autorità Nazionali ed esponenti della scuola e delle associazioni ambientaliste, ove avverrà la messa a dimora della prima di queste piante, in un’area verde interna o adiacente al carcere. Con la riflessione che suscita l’Albero di Falcone, come simbolo dell’impegno nella lotta al crimine, l’Arma dei Carabinieri ed il Comune di Napoli, intendono contribuire ad incrementare la consapevolezza, nelle nuove generazioni, dell’indispensabilità dell’impegno sociale nella salvaguardia ambientale.