Tiene ancora banco a Nola la questione “Sporting Club“. Il campo comunale della città bruniana, infatti, non è stato aperto al pubblico in occasione della prima gara casalinga del Nola 1925 nel campionato di calcio di Serie D ed è montata la polemica. Un batti e ribatti tra concessionari della struttura e organi comunali che si è risolta con un comunicato ufficiale del Comune:
In merito alla questione apparsa sui social circa l’impossibilità per la squadra del “Nola Calcio” di disputare a porte aperte la gara di domenica 26 settembre, il comune precisa quanto segue. Il motivo è da imputare alla documentazione incompleta prodotta e presentata dalla società a cui è stato affidato l’impianto dello Sporting, necessaria a procedere con l’autorizzazione. Documentazione che non si riferisce al certificato di agibilità della struttura (art. 80 del Tulps che c’è e non è scomparso come riportato sui social dal gruppo di minoranza). A mancare è il certificato che attesti la licenza di pubblico spettacolo (art. 69 del Tulps) che non è di competenza comunale ma deve essere richiesto dall’affidatario dell’impianto. Una richiesta, quest’ultima, pervenuta agli uffici comunali solo in data 23 settembre (3 giorni prima della gara) e presa in esame il giorno successivo (24 settembre). Purtroppo tale documentazione era monca di documenti ed è stata chiesta una integrazione. Si precisa, inoltre, che, in vista dell’apertura di campionato, lo scorso primo settembre, il comune ha tenuto un incontro a cui erano presenti il commissariato di polizia e la società affidataria dell’impianto nel corso del quale sono state spiegate le operazioni necessarie a procedere con tutte le autorizzazioni. Non si tratta dunque di mancanza di volontà o di inefficienza amministrativa. Il comune, infatti, per quanto di propria competenza, ha provveduto a completare tutti gli atti.