Camilla Canepa è morta a soli 18 anni. La giovane ligure aveva attirato l’attenzione di tutta Italia perchè il suo malore era avvenuto dopo alcuni giorni che aveva ricevuto la prima dose di Astrazeneca. La trombosi al seno cavernoso, purtroppo, alla fine le è stata fatale e la giovane è morta all’Ospedale San Martino di Genova. Gli organi della giovane di Sestri Levante verranno espiati e salveranno ben 5 vite, ma nel frattempo il dolore è tanto. Camilla aveva partecipato ad uno dei tanti Astraday organizzati in Italia, iniziative volte a velocizzare la campagna vaccinale. Gli studiosi, già scettici sull’utilizzo di questa tipologia di vaccino per i giovanissimi, ora restano divisi sull’utilizzo nella campagna vaccinale.
Nel frattempo però ritorna lo scetticismo su Astrazeneca e scoppia il dolore per questa morte improvvisa. Camilla la “bomber”, come era soprannominata dalle sue compagne di squadra di pallavolo, è stata ricordata anche dalla Federazione Italiana di Pallavolo: “a solo 18 anni, la giovane pallavolista Camilla Canepa ci ha lasciato. In questo tragico momento tutto il mondo del #volley si stringe forte attorno alla famiglia di Camilla”. Toccante il ricordo delle sue compagne di squadra del VBC Casarza Ligure: “Abbiamo appreso con grande dolore che Camilla non c’è l’ha fatta. Siamo affranti e ci mancano le parole. Ciao Cami, sempre con noi bomber“. La giovane soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva anche una doppia terapia ormonale. Gli inquirenti ora dovranno appurare se le cause della morte sono effettivamente da ricondurre al vaccino e se, nel caso, ci sono gli estremi per accusare di omicidio colposo i vertici dell’ASL che hanno organizzato un Astraday indirizzato anche alle giovani ragazze, riconosciute diverse volte come soggetti a rischio per questa tipologia di vaccino, o i medici che non hanno tenuto conto della malattia della ragazza.