Lo aveva richiesto a gran voce ed ora sembra essere arrivata la svolta. Gaetano Manfredi, intellettuale nolano ed ex ministro della Ricerca e Università, aveva momentaneamente declinato l’offerta per candidarsi a sindaco di Napoli poichè voleva avere un sostegno che fosse sia politico che sociale, un patto per la città da lui così inteso. Nelle ultime ore la svolta, confermata anche dalle sue parole:
Napoli torna finalmente protagonista sullo scenario politico nazionale. Adesso possiamo partire tutti insieme per costruire la città del futuro. Un grande sforzo che deve mettere in campo le migliori energie della città. Ognuno deve fare la sua parte e io farò la mia.
Una svolta perorata e anticipata poche ore prima anche dell’ex premier Conte in un lungo post social:
Napoli è da sempre una protagonista del nostro Paese, ma in questo momento storico è una città che presenta enormi criticità economiche e sociali. A queste criticità sentiamo il dovere di dare una risposta, dandoci da fare per rispondere ‘presente’ alle aspettative dei cittadini napoletani, a quelle dei suoi giovani, alle esigenze delle famiglie e delle imprese che la animano con passione. Poniamo questa consapevolezza e questa forte volontà di impegno alla base del “Patto per Napoli” che oggi il Movimento 5 Stelle, il Partito democratico e Leu sottoscrivono per lanciare la candidatura di Gaetano Manfredi a sindaco della città.
Questo patto non è una mediazione al ribasso, non è un compromesso. È la convinzione di aver imboccato la strada giusta, è la dimostrazione che ciò che serve non è cedere a frettolose soluzioni e fusioni a freddo ma partire dall’analisi dei problemi e da qui trovare il ventaglio delle soluzioni per risolverli.
Muoviamo questo passo senza paura, con determinazione: per prendere di petto questa sfida, con realismo e concretezza. Quello stesso realismo dimostrato da Gaetano Manfredi, che fin da subito si è detto pronto a lavorare per Napoli se fosse stato posto nella condizione di incidere sulla vita dei suoi concittadini e di trasformare le loro voci in capitoli di programma. E così sarà.
Il Movimento 5 Stelle, Pd e Leu sono al suo fianco e sostengono un percorso che vuole assicurare alla città un solido cammino di sviluppo. Il Patto mette nero su bianco misure concrete per il territorio di Napoli, comprese le aree dove la depressione socio-economica ha morso con più ferocia: non sono parole al vento, ma il cambiamento che pretende di bussare alla porta della cittadinanza. Una strada di crescita collettiva, un vaccino contro ogni rassegnazione e pessimismo.
La mia firma, assieme a quella di Enrico Letta e Roberto Speranza, risponde all’appello di Gaetano Manfredi ad un sincero impegno per questa grande città. Ha posto un’unica condizione: chiedere per la sua terra, non per sé. È il segnale concreto di una svolta che merita, per la quale non vogliamo risparmiare tempo, impegni e sudore.
Ci auguriamo però che le nostre firme siano solo l’inizio: tutte le forze politiche sono chiamate, responsabilmente, a rispondere all’appello di una città che è il cuore del nostro Meridione.
Investendo su Napoli, esaltandola, rendendola pienamente una città europea, seppur conservando le sue straordinarie tipicità culturali, si rende un servizio all’Italia intera. E non soltanto per ragioni simboliche, pur validissime, di vicinanza tra Nord e Sud, di bene comune, di unità nazionale. L’investimento su Napoli è un investimento per il Paese poiché rappresenta il punto di partenza, concretamente sperimentale, di una inversione di rotta applicabile a tutte le città – grandi, medie o piccole – in difficoltà. Se riparte Napoli, riparte l’Italia dei Comuni.