La crisi dei migranti nel Mediterraneo si sposta per alcuni giorni in Spagna, una tratta che da anni è molto trafficata. In pochi giorni sono ben 8mila i migranti che hanno attraversato il confine di Ceuta, l’enclave marocchina di proprietà della Spagna, entrando ufficialmente in territorio dell’Unione Europea. L’afflusso è stato così ampio che la Spagna ha dovuto schierare anche l’Esercito al confine, non senza disordini e violenze visto che diversi video riprendono i militari manganellare i migranti direttamente dalle basse scogliere costringendoli a tuffarsi di nuovo in mare. Molti migranti arrivano dall’Africa subsahariana e tra di essi ci sono molti bambini, sono arrivati perlopiù con mezzi di fortuna ma qualcuno anche a nuoto. La crisi migratoria, anche se la Spagna smentisce, pare essere legata alla crisi diplomatica tra il Marocco e il governo iberico aperta dall’accoglienza concessa dalla proprio Spagna a Brahim Ghali, il capo del Fronte Polisario, affetto da Covid-19. Il Fronte Polisario è un gruppo responsabile della guerriglia separatista che in Marocco vuole riconquistare la regione del Sahara occidentale. Il governo marocchino avrebbe così allentato i controlli al confine permettendo il passaggio in massa dei migranti. La crisi ormai si è espansa ed è arrivata anche all’UE, la vice presidente della Commissione Europea Schinas in appoggio a Ceuta ha infatti affermato: “L’Europa non si farà intimidire da nessuno, non sarà vittime di tattiche“.
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