Lutto a Napoli e nel mondo del giornalismo campano. E’ morto, stroncato dal Covid, il giornalista 47enne Pietro Nardiello. Da sempre impiegato sul fronte della cronaca camorristica, nel 2014 aveva anche subito un atto intimidatorio contro i vetri dell’auto che aveva trovato con una scritta sul parabrezza: “Pietro Nardiello giornalista di m…a“. Un impegno mai sopito che lo aveva condotto nel 2008 a creare il Festival dell’impegno civile, una rassegna di eventi culturali all’interno dei beni confiscati alle mafie. Era stato anche collaboratore di Articolo 21 e di Repubblica; aveva partecipato nel 2010 a “Strozzateci Tutti“, nata in risposta a Silvio Berlusconi che aveva dichiarato in quel periodo di voler strozzare quelli che scrivono libri di mafia poichè “il Paese faceva brutta figura”. Si era ultimamente immerso nel mondo dello sport con Interrompo dal San Paolo per la Giammarino Editore. Il Covid non ha avuto pietà. Nardiello si era contagiato circa 3 settimane fa ed aveva fatto sui social una cronostoria della sua battaglia con tanto di foto con casco e ossigeno. La battaglia purtroppo è stata persa, il coronavirus si è portato via un altro bravo giornalista.
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