“Il grido d’allarme lanciato in questi giorni dal presidente della Conferenza episcopale campana, monsignor Antonio Di Donna, deve portare tutti noi rappresentanti del mondo politico e delle istituzioni, ad avviare una riflessione su come la pandemia abbia inevitabilmente fatto calare l’attenzione sull’altra grave emergenza, che è quella ambientale. L’appello di Di Donna parte dalla sua Acerra e ci ricorda che c’è un’area, che comprende questa diocesi e abbraccia tutto il Nolano, drammaticamente nota come Il triangolo della morte. Un’area che, oltre a essere stata oggetto di sversamenti e nella quale continuano a sorgere discariche abusive, è da anni oggetto di una concentrazione eccessiva di impianti di smaltimento di rifiuti. Un perimetro che, sulla base dei piani d’ambito, prevede impianti a Pollena, Palma Campania, Pomigliano, Marigliano, Afragola, senza dimenticare lo stir di Tufino e l’inceneritore di Acerra. C’è una Terra dei Fuochi in ogni angolo della nostra regione ed è giusto che noi rappresentanti dei cittadini facciamo da sentinelle per salvaguardare l’ambiente e la salute di tutti”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle e responsabile per i rapporti interni in Campania Luigi Iovino.
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