Patrick Zaki, lo studente egiziano in Italia per studio all’Università di Bologna, riceverà la cittadinanza italiana. La concessione al giovane incarcerato in Egitto da oltre un anno è arrivata dall’Aula del Senato che ha votato con 208 si, nessuno no e 33 astenuti, tra cui Fratelli d’Italia i cui senatori si sono detti titubanti sul beneficio che questa azione potrebbe portare al ragazzo. Nella stessa seduta, i senatori hanno chiesto al Governo di sollecitare le autorità egiziane per la liberazione dello studente; di monitorare le udienze processuali e le condizioni di detenzione; di attivarsi a livello europeo per la tutela dei diritti umani nei Paesi dove persistono violazioni e a portare iniziative al G7 con particolare riguardo a casi di repressione di attivisti politici.
La sottosegretaria agli Affari esteri, Marina Sereni, ha però raffreddato gli animi: “Si tratta di una misura simbolica, priva di effetti pratici a tutela dell’interessato. Anche alla luce del diritto e dei principi internazionali, infatti, l’Italia incontrerebbe infatti notevoli difficoltà a fornire protezione consolare al giovane, essendo egli anche cittadino egiziano, poiché prevarrebbe la cittadinanza originaria, principio applicato peraltro dall’Egitto in maniera particolarmente stringente“.
Positivo invece il commento di Erasmo Palazzotto. Il deputato di LeU, sulle pagine de Il Fatto Quotidiano, ha commentato: “Patrick si trovava in Italia, a Bologna, per studiare, per arricchire le sue competenze. Ed è da qui che deve riprendere la sua vita di giovane uomo libero. Patrick qui nel nostro Paese ha i suoi studi, le sue passioni, i suoi amici e una rete sempre più vasta di persone, organizzazioni e istituzioni che chiedono con forza la sua liberazione. Con la cittadinanza italiana il nostro Paese avrà uno strumento in più per seguire il suo caso, per monitorare le udienze ma soprattutto per esercitare pressioni sull’Egitto per interrompere questa detenzione arbitraria disumana“.