Il sindaco di Roma , Ignazio Marino, ieri ha trascritto nei registri comunali i matrimoni di coppie gay contratti all’estero. E’ stato un giorno speciale, di grande festa per queste famiglie, che convivono da molti anni , molte con figli, che hanno vissuto questo incontro con il Sindaco di Roma, che ha trascritto i loro matrimoni contratti all’estero, nel registro anagrafico delle unioni civili, con commozione e gioia.
Intanto fuori infuriava la polemica.
Il Sindaco è stato accusato dal Prefetto di aver agito in violazione della legge.
Anche la Cei, ha definito l’azione del Sindaco: “Una presunzione inaccettabile”.
Marino ha risposto a tutte le proteste: “ E’ stato così emozionante condividere la gioia delle famiglie con i loro bambini, che finalmente si sono viste riconoscere un diritto fondamentale. Inoltre un Sindaco deve occuparsi non solo dell’amministrazione della città ma di qualcosa che va oltre ogni interesse politico e economico e cioè la felicità della gente”.
E a chi lo ha in diversi modi contestato risponde, citando il gesto di uno dei bambini, figlio di una coppia gay: “ Il bambino per festeggiare, ha preso il nuovo certificato di matrimonio dei suoi genitori, lo ha arrotolato a forma di cannocchiale e si è messo a guardare attraverso il cannocchiale. Come a voler dire: guardate più lontano dei vostri limiti”