“I roghi tossici nella Terra dei fuochi si sono dimezzati rispetto ai 4000 del 2012, ma sono sempre 2000, e questo significa ancora diossina. Perché il problema principale, oltre allo scarto delle industrie, resta il ciclo dei rifiuti soliti urbani che ancora non si è chiuso”. Lo ha detto il senatore del Gruppo Misto e giornalista Sandro Ruotolo, intervenendo su Radio Immagina alla trasmissione dedicata alla terra dei Fuochi, nel corso della quale si è parlato, tra l’altro, del rapporto frutto della collaborazione tra la Procura di Napoli Nord e l’Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale esiste “una relazione causale o di concausa” tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati, e l’insorgenza di gravi malattie. A proposito del rapporto, Ruotolo ha affermato: “Noi oggi partiamo da un dato, uno screening che ci dice che in quei comuni c’è un aumento dei tumori: tumori alla mammella, leucemie e altre gravi patologie. Avremo bisogno anche dei dati clinici, ma il concetto di base è che ci si ammala dove la terra è malata. Dunque dobbiamo bonificare, effettuare screening sulla popolazione e fare prevenzione. Perché l’emergenza ambientale e il riscaldamento climatico sono le questioni del terzo millennio”. “Per capire davvero di cosa stiamo parlando – ha concluso – invito tutti ad andare nei cimiteri di quei comuni. Vedere quelle lapidi, molte di bambini, provoca un’emozione tale che non può che nascere una rabbia in positivo, che deve spingerci a fare qualcosa”.
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