Una delle tradizioni più belle: quella di raccontare le favole ai propri bambini, oggi viene incoraggiata anche dagli esperti sulla crescita del bambino.
Raccontare favole ai bambini fa bene.
E farlo precocemente è ancora meglio. Infatti sin dai 6 mesi, i bambini hanno la capacità di ascoltare e di elaborare ciò che ascoltano. Ciò contribuisce a un più ampio sviluppo delle loro capacità cognitive.
Anche stimolarli a leggere in tenerissima età, non solo li rende più intelligenti ma li aiuta nell’alfabetizzazione linguistica.
Leggere le favole della buonanotte, sviluppa inoltre le capacità relazionali ed emotive del bambino, che si immedesima nelle storie e nei personaggi raccontati, arricchendo il suo mondo interiore e dando slancio alla fantasia.
Di solito i genitori smettono di leggere le favole della buonanotte quando il bambino compie 7 anni.
Invece secondo gli esperti della Oxford University, la buona abitudine del raccontare le favole dovrebbe continuare fino alle soglie dell’adolescenza.
Altrimenti i bambini sostituiranno le favole con i computer, i tablet, gli smartphone e si allontaneranno dalla lettura.
Invece, è provato che i ragazzi che coltivano la lettura come piacere solitario, al di fuori degli orari scolastici, sono più bravi sia nelle lingue che in matematica