Quanta nostalgia per i talk show come il Maurizio Costanzo show, che andava in onda tutte le sere, dalle 11 e 30 all’una e 30 e teneva incollati i telespettatori che venivano coinvolti soprattutto emotivamente dalle tante storie vere delle persone chiamate a sedere sul palcoscenico del Teatro Parioli.
Gente comune che raccontavano la loro vita quotidiana “con normalità” e la condividevano con il pubblico in sala e a casa, che provava piacere a immedesimarsi in quei vissuti semplici, ordinari e umani.
Un’umanità variegata fatta di mamme, alle prese con i problemi di tutti i giorni, di studenti, giovani che confessavano i loro sogni, le loro sconfitte, le loro speranze,
di persone di ogni estrazione sociale, culturale, di ogni età, che offrivano uno spaccato della società in cui lottavano, testimoniando con la veracità dei loro racconti una sensibilità che toccava il cuore di tutti.
Ma non mancavano i momenti di divertimento: che era improvvisato, veniva fuori spontaneamente senza manipolazioni di sorta.
Vi era uno spazio dedicato agli artisti sconosciuti che facevano da appendice allo spirito della trasmissione che era contraddistinto dal desiderio di fare informazione attraverso il vissuto della gente “vera”.
Il padrone di casa, Maurizio Costanzo, infatti scoraggiava ogni tentativo di mettersi in mostra artificialmente e incoraggiava con le sue interviste colloquiali, il serio e il faceto tipico della vita umana.
L’umanità…. era questo il valore aggiunto di questo talk show.
Per cui è lecito, oggi, provare nostalgia!