Nasrin Sotoudeh è uscita dal carcere. La nota avvocatessa per i diritti umani, premio Sakharov nel 2012, è da due anni imprigionata in Iran per le sue campagne per i diritti delle donne, molte delle quali ha difeso dalla giustizia iraniana per aver protestato contro l’obbligo del velo. Sotoudeh è da anni perseguitata in Iran ed era già finita in carcere anni prima. Ora sta scontando una condanna a 38 anni di carcere per spionaggio e propaganda contro lo Stato. In Occidente è invece molto apprezzata e con il premio Sakharov il Parlamento Europeo le ha riconosciuto il suo impegno per la libertà di pensiero. Secondo i media iraniani, l’avvocato, che ha anche già adoperato la tecnica dello sciopero della fame, è stata liberata temporaneamente con un permesso dovuto al sovraffollamento delle carceri e al rischio sanitario.
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