Ritornano a casa Padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio, i due italiani rapiti in Niger nel 2018. I due sono stati liberati nella giornata dell’8 ottobre in Mali grazie alla collaborazione tra intelligence italiana e autorità maliane. Il Governo del Mali, ora retto da una giunta militare in attesa di una transizione democratica entro 18 mesi, è stato criticato per aver concesso la liberazione di 180 jihadisti, ma probabilmente questa scelta è stata funzionale per uno scambio di prigionieri. Padre Maccalli e Chiacchio erano stati rapiti dal gruppo Jnim, legato ad Al Qaeda, in Niger: padre Maccalli era in missione religiosa, Chiacchio invece era un turista che stava girando l’Africa Subsahriana in bici elettrica. Assieme a loro sono stati rilasciati anche il noto politico maliano Soumaila Cisse e l’operatrice umanitaria francese Sophie Petronin. Il primo era stato rapito durante una campagna elettorale, mentre la seconda gestiva una ong che si occupava di bambini malnutriti. Si sospetta che il gruppo jihadista, che si finanzia spesso proprio con i rapimenti, abbia in ostaggio almeno altre 4 persone.
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