Lasciati in strada solo perchè arabi. E’ la triste storia raccontata da una infermiera napoletana con cittadinanza italiana ma araba di nascita. Fatiha Sakhri ha raccontato la sua disavventura su Facebook, denunciando un grave atto di razzismo avvenuto in Emilia Romagna. Fatiha aveva deciso di salire con la famiglia ad Imola, in Emilia Romagna, per andare a trovare il fratello che non vedeva da tempo, essendo ricoverato al centro di riabilitazione dell’Istituto Montecatone che, per via delle norme anti-Covid, aveva ridotto di molto le visite. La famiglia Sakhri riesce a prenotare un appartamento per alcuni giorni e, dopo un viaggio iniziato di buon mattino, arriva ad Imola dove trova sull’uscio due persone che li guardano insospettiti. A quel punto il gelo, la proprietaria le dice: “Lei non mi ha detto al telefono che non siete italiani, mi ha detto che venite da Napoli. Poi siete in tanti, non è possibile affittare la stanza“.
Nonostante la precedente conferma, quindi, Fatiha si ritrova in strada con la famiglia e senza una casa per quei giorni che erano già stati riservati alle visite per il fratello. Sconvolta, la giovane ha denunciato tutto sui social: “Ancora non ci posso credere che mi è successa una cosa del genere. È assurdo, triste, incredibile, davvero. Sono molto dispiaciuta. Queste cose non possono succedere. Non devono succedere. Voglio però dare un abbraccio affettuoso invece al fratello siciliano che a sua volta ha acconsentito all’affitto e ci ha dato massima disponibilità nonostante il poco preavviso. Grazie a te che dopo questo grave accaduto, a tua insaputa, ci hai cambiato il decorso della giornata e hai lasciato sicuramente una bellissima impronta nei nostri cuori“.