Quando le porte si sono aperte e si è tornati in strada loro non c’erano. Sono decine, centinaia, ora scomparse. E’ il tremendo bilancio che riguarda le donne e le ragazze che in Perù dopo la fine della quarantena non sono state più trovate e date per disperse. Oltre 900 ne sono scomparse e si teme possano essere morte nel periodo di confinamento per il coronavirus. Il Perù da anni registra un terribile incremento di violenze domestiche, sia tra partner che tra familiari. Il Covid-19, che ha combinato il confinamento in casa con la perdita di posti di lavoro e una crisi sanitaria, ha visto una situazione già spaventosa peggiorare in tre mesi e mezzo. L’allarme è stato lanciato da Eliana Revollar che guida l’ufficio per i diritti delle donne del Difensore civico nazionale e che parla della situazione ora davvero preoccupante, visto che il 70% delle vittime si stima possa essere minorenne: “Durante la quarantena, dal 16 marzo al 30 giugno, 915 donne in Perù sono state segnalate come disperse e si teme che siano morte. Prima dell’epidemia di coronavirus ogni giorno sparivano cinque donne in Perù, diventate otto al giorno dall’inizio del lockdown nel Paese“.
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