Hanno destato stupore e scalpore le immagini del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, in mezzo a decine e decine di ragazzi a dirigere cori da stadio. Il primo cittadino nella giornata di sabato scorso ha fatto un sopralluogo di persona nelle zone della movida ma, incontrate diverse decine di giovani, non è riuscito a sbrogliare l’assembramento, anzi si è unito a loro ed ha intonato e diretto dei cori da stadio, in alcune occasioni anche indirizzati contro la città di Salerno. Il sindaco era a distanza ma molti ragazzi erano ammassati in pochi metri quadri e senza mascherina. Un atteggiamento contro le disposizioni sanitarie e contro le ordinanze regionali. Proprio la Regione, tuttavia, ha fatto sapere di aver, tramite la propria Unità di Crisi, contattato la Prefettura di Avellino. Festa, in ogni caso, si è difeso così:
C’è chi i giovani li attacca e demonizza. E non mi sembra abbia ottenuto risultati. Io con i giovani sono a mio agio, da sempre. Per questo ho deciso di fare un sopralluogo nell’isola pedonale, per assicurarmi che anche la ripresa della movida fosse nel pieno rispetto delle regole. Devo dire che ho trovato un clima tranquillo e allegro. Mi sono soffermato a salutare molti giovani che ho incontrato lungo il mio percorso, entusiasti per la ritrovata libertà.Ho colto questa bella occasione di incontro per stimolarli alla responsabilità e per spiegare loro che è bene essere ancora attenti, la libertà arriverà ma adesso bisogna continuare a seguire le regole in sicurezza. Mi sono trattenuto qualche minuto con loro, con fare scherzoso e goliardico, sono profondamente convinto che il dialogo sia sempre la strada maestra, che per comunicare con i giovani occorrano empatia ed ascolto, mai contrapposizione e rigidità.A qualcuno dà fastidio che io sia a contatto con la mia gente? Qualcuno mi preferirebbe dietro a una scrivania a firmare norme restrittive? Io sono il sindaco degli avellinesi. E dove c’è la vita di Avellino ci sono io. Guardate altrove, qui ci sono io a tenere tutto sotto controllo.