Una vera e propria giornata storica per il Sudan. Il Governo ha fatto passare un emendamento alla legislazione penale che impedisce legalmente a chiunque di compiere mutilazioni dei genitali alle donne. La punizione sarà di 3 anni e una multa.
Il provvedimento dovrà confrontarsi con la realtà di numerose comunità dove queste pratiche vengono considerate necessarie per dare marito alle ragazze e dove spesso provocano malattie o morti per infezione e dissanguamento. Il Sudan sta vivendo una fiduciosa ripresa della democrazia dopo che il dittatore Omar Al-Bashid è stato detronato un anno fa. Alle proteste di piazza parteciparono attivamente le donne e nei loro confronti sono state emanate diverse leggi per rimuovere tante restrizioni, tra cui il divieto di lavorare o vestirsi come meglio credono. Molte donne, inoltre, sono state finalmente poste al vertice di organi politici e amministrativi.