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Ci è arrivata in redazione questo appello di un cittadino di Nola che parla della sua diatriba legale con l’ente comunale per un terreno che va avanti da più di un anno, da quando la città era retta dalla Commissione Prefettizia. La pubblichiamo in maniera integrale per permettere a chi di dovere di potersi interessare e adoperarsi nella maniera che la legge ritiene adatta.
Salve, volevo condividere un’ingiustizia burocratica e sociale che sta colpendo da anni la mia famiglia. I protagonisti di questa vicenda sono la mia famiglia, famiglia Vecchione, il cosiddetto “fondo Saccaccio” e il di Comune Di Nola. Immagino che abbiate già capito tutto, ancora una volta state leggendo una denuncia sociale contro il Comune di Nola, il mio comune, purtroppo sì e non posso più esimermi dal non diffondere questa storia pubblicamente, dico purtroppo poiché anche questa volta le vie ufficiali che ci mette a disposizione il nostro sistema burocratico vengono ignorate e rese inutili. Ma torniamo alla storia di questa ingiustizia. A Nola, in una delle ultime traverse di Via Saviano, è possibile accedere a dei terreni e ad un fabbricato rurale. Questi beni nel corso dei secoli, prima di appartenere al Comune di Nola ,sono appartenuti a diversi personaggi pubblici nobili e del clero, l’unico punto fermo in questi secoli è che sono stati sempre condotti in locazione alla mia famiglia. A partire dalla fine 1800 ad oggi ci sono documenti che attestano la veridicità della locazione e il susseguirsi di diverse generazioni in questi luoghi, custoditi con gelosia, una gelosia che li ha resi oggi uno dei pochissimi polmoni verdi ancora attivi e floridi della nostra bella città.
Tutto andava bene fino a che il Comune ,complice della nostra politica nolana con i suoi alti e bassi, è arrivato a gamba tesa con l’Ordinanza N. 7 del 15-01-2019, che si occupa del Piano di alienazione dei beni comunali. Con questa il Comune, fregandosene di contratti di locazione ed affitti pagati, con ricevute che lo dimostrano ed ancora in corso e non cessati, ha asserito che la nostra famiglia occupa abusivamente i luoghi descritti sopra, tutto questo gettando il buon nome della mia famiglia in pasto ai social ed alle testate giornalistiche locali e facendo di un’erba un fascio, offendendo senza prima capire e soprattutto verificare quanto scritto in un’ordinanza. Abusivi? Noi? La mia Famiglia ha un fascicolo di documenti ufficiali che dimostra che queste sono tutte menzogne, ma la cosa assurda è che questo fascicolo è lo stesso che è presente nell’ufficio patrimonio del comune di Nola. Fascicolo consultabile da tutti: sindaco, tecnici, commissario prefettizio, politici e politicanti, quindi perché prima di firmare ordinanze o di parlare non studiate, vi documentate e fate bene il lavoro che siete stati chiamati a fare? Non mi venite a commentare sotto che il tutto è stato causato dal Commissario prefettizio. I politici cambiano, ma i tecnici comunali e gli uffici sono sempre quelli, sono quelli che devono fare il loro dovere con la cooperazione della politica.
Ritornando al racconto di questa ingiustizia, volevo aggiungere che sulla base di nessuna verifica tecnica, di nessuna convocazione della mia famiglia e di nessun piano è stata imposta una multa di 17mila euro solo alla mia famiglia, ma le persone a cui si affittano dei beni e da cui si riscuotono gli affitti sono anche multabili per abusivismo? Mi pare che qualcosa non quadri, infatti ad oggi il TAR con una sentenza, pagata con i soldi nostri, ci ha aperto gli occhi e ha infatti detto che bisogna proseguire per causa civile. Causa civile e altri soldi che dovremo spendere perché vittima di un’ingiustizia, di incompetenza, di ignoranza di un ente comunale che invece dovrebbe proteggerci e tutelarci.
Arrivando ad oggi, malgrado l’urgenza COVID-19, il Comune lavora anche su altre tematiche, infatti si procede con una nuova Delibera di Giunta Comunale n.47/2020 del 18 Marzo che porta avanti questa ingiustizia e quell’ordinanza assurda per la mia famiglia. Con questa delibera ho solo un’altra certezza, ci sono altre 5 persone che non hanno studiato il caso, ma portano tutto avanti con i paraocchi, i paraocchi come quelli che portano gli asini e i cavalli, che non ti permettono di vedere altrove ma di andare dritto. Tra questi c’è il nostro attuale Sindaco. Ebbene sì, sindaco Gaetano Minieri ora mi rivolgo a voi, siete voi sul ponte di comando, vi chiedo di andare a verificare questa bella storia con l’ufficio patrimonio ed il tecnico preposto, troverete il riassunto qui: Mail PEC riassuntiva, del 07-03-2020 inviata a: commissario@comune.nola.na.it – patrimonio@pec.comune.nola.na.it – comunenola@pec.come.nola.na.it ed anche un – Protocollo in Accettazione in data 03-03-2020 per – il segretario comunale – il sindaco – ufficio LL. PP.
E vi chiedo di convocarci prima di far aumentare l’ingiusto dispendio di risorse e di denaro ad una famiglia perbene, risorse e denaro che in questo periodo sono da investire, purtroppo in una battaglia che ci affligge tutti. Concludo dicendo che scrivere non è un modo di farsi pubblicità, ma purtroppo quando le vie ufficiali non funzionano, quando la tua storia non fa gola alle testate giornalistiche, solo il buon cuore di altre persone che leggeranno e condivideranno questo post potranno aiutarci a far arrivare la nostra voce a chi può rimediare. Grazie per aver letto e condiviso. Francesco Vecchione.
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