La Regione Campania ha varato il Piano socio/economico ex DGR170/2020 avente ad oggetto la raccolta del fabbisogno comunale per il sostegno al fitto delle abitazioni principali per situazioni di emergenza socio-economica per un importo di risorse disponibili pari a 6.450.674 euro. Il piano economico ha individuato come beneficiari di tale misura di sostegno i nuclei familiari titolari di un contratto di locazione che hanno subito una diminuzione della capacità reddituale per effetto delle misure restrittive per il contenimento dell’epidemia da COVID-19. Vediamo i punti più salienti.
A CHI È RIVOLTO
Per ottenere il sostegno economico occorre innanzitutto essere titolare di un contratto di locazione, registrato prima del 23/02/2020 ed in corso di validità per un immobile di categoria da A/2 ad A/7 adibito ad abitazione principale. Possono compilare la domanda i locatari di alloggi sociali, compreso gli assegnatari di Cooperative edilizie a proprietà indivisa titolari di un contratto di assegnazione in godimento e/o di locazione stipulato prima del 23/02/2020, con esclusione degli assegnatari di alloggi di Edilizia Sovvenzionata (case popolari).
Sono esclusi dal piano socio economico i titolari del 100% del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione di un alloggio situato sul territorio regionale e adeguato al proprio nucleo familiare, mentre è necessario avere percepito nell’anno 2018, per l’intero nucleo familiare, un reddito imponibile pari o inferiore ad € 35.000,00 (rigo RN4 modello UNICO 2019 – rigo 14 modello 730-3/2019). Per i nuclei familiari in cui vi è un soggetto titolare di reddito di impresa, arte o professione occorre aver subito, per effetto delle misure restrittive introdotte per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, una riduzione del volume d’affari di almeno il 50 per cento sul totale dei mesi di Marzo e Aprile 2020 rispetto ai mesi di Gennaio e Febbraio del medesimo anno, mentre per i nuclei familiari in cui vi è un soggetto titolare di reddito da lavoro dipendente o assimilato al lavoro dipendente è necessario aver subito, per effetto delle misure restrittive introdotte per il contenimento dell’ epidemia da COVID-19, una riduzione del reddito da lavoro dipendente e/o assimilato di almeno il 20 per cento sul totale percepito nei mesi di Marzo e Aprile 2020 rispetto ai mesi di gennaio e febbraio del medesimo anno.
Per i nuclei familiari in cui vivono soggetti titolari di redditi da lavoro dipendente e soggetti titolari di reddito di impresa, arte e professioni, oppure se il medesimo soggetto è titolare di entrambe le categorie di reddito, è necessario che per almeno una categoria di reddito sia rispettato il requisito secondo cui la quota di reddito da lavoro dipendente deve aver subito, per effetto delle misure restrittive introdotte per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, una riduzione di almeno il 20 per cento sul totale percepito nei mesi di Marzo e Aprile 2020 rispetto ai mesi di Gennaio e Febbraio del medesimo anno, oppure, in alternativa, la quota di reddito di impresa, arte o professione deve aver subito una riduzione del volume d’affari di almeno il 50 per cento sul totale dei mesi di Marzo e Aprile 2020 rispetto ai mesi di Gennaio e Febbraio del medesimo anno. I contributi in oggetto sono compatibili con qualsiasi altra misura statale, anche avente analoga finalità, e sono incompatibili con altre misure regionali di sostegno al fitto per il medesimo periodo. Nel caso di contemporanea ammissione a contributo bando fitti 2019 (in scadenza il 27 aprile c.a.), il Comune procederà all’erogazione di un solo contributo, per l’importo più favorevole al cittadino. Il contributo che eroga la Regione Campania è pari al 50% del canone mensile per tre mensilità e l’importo massimo del contributo complessivo ammonta ad € 750.
LA PROCEDURA PER LA RICHIESTA
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La domanda per la concessione del contributo è presentata al Comune dove è situato l’immobile condotto in locazione mediante autocertificazione, ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR445/2000, del possesso di tutti i requisiti di accesso al contributo, compreso la diminuzione del volume d’affari per i titolari di reddito di impresa, arte o professione e/o la riduzione del reddito da lavoro dipendente/assimilato;
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La domanda per la concessione del contributo può essere presentata da un componente maggiorenne incluso nel nucleo familiare, anche non intestatario del contratto di locazione, purché residente nel medesimo alloggio oggetto del contratto di locazione;
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E’ facoltà dei Comuni acquisire le domande anche per il tramite o col supporto dei Centri di assistenza Fiscale o delle Organizzazioni Sindacali. Le amministrazioni comunali raccolgono le domande dei nuclei familiari in possesso dei requisiti previsti dalla Regione Campania e, previo controllo della regolarità formale delle autocertificazioni, predispongono un elenco dei richiedenti il contributo, con indicazione dell’ammontare spettante a ciascuno di essi. I Comuni trasmettono l’elenco, redatto sul modello allegato al presente bando e firmato digitalmente, entro e non oltre le ore 18.00 del 12 maggio 2020 al seguente indirizzo pec fittiemergenzacovid@pec.regione.campania.it
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Detto elenco è trasmesso alla Regione che provvederà all’accredito del totale dei contributi spettanti a ciascun Amministrazione Comunale, nella misura pari alla quota di ripartizione delle risorse disponibili.
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Le risorse disponibili sono ripartite in proporzione all’incidenza del numero delle domande del singolo Comune sul numero complessivo delle domande trasmesse da tutti i comuni. I Comuni, ricevuto l’accredito delle risorse regionali, provvederanno alla erogazione dei contributi a favore dei beneficiari nell’ordine di graduatoria per l’importo ad ognuno di essi spettante, fino ad esaurimento fondi. Ai fini della graduatoria degli aventi diritto, ciascun Comune può autonomamente stabilire i criteri di priorità in funzione della diminuzione del reddito/volume d’affari riferito all’intero nucleo familiare e in funzione delle più rilevanti problematiche presenti sul proprio territorio, legate agli effetti dell’ emergenza COVID-19.
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Le somme spettanti a ciascun beneficiario sono erogate dal Comune mediante incasso diretto presso la Tesoreria Comunale, accredito su c/c bancario, postale o su carta prepagata o con altre modalità purché il pagamento sia assicurato nell’arco di 15 giorni dalla disponibilità delle risorse.
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Ciascun Comune, al fine di soddisfare una platea più vasta di beneficiari, può erogare percentuali diverse dal 100% del contributo spettante ai soggetti collocati nella graduatoria comunale, a condizione che ne abbia dato preventiva informazione ai cittadini, al momento dell’avvio della selezione.
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È data facoltà al beneficiario di fare richiesta per l’accredito diretto del contributo a favore del locatore mediante delega in calce alla domanda di richiesta contributo con indicazione delle generalità, codice fiscale e codice IBAN del locatore. La delega all’incasso può essere conferita esclusivamente a favore del soggetto che riveste la qualifica di locatore, come risulta dal contratto di locazione oggetto di contributo.
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Nel caso in cui il beneficiario risulta contemporaneamente destinatario anche del contributo sul bando fitti 2019 (in scadenza il 27 aprile), il Comune provvederà ad erogare un solo contributo per l’ importo più favorevole al cittadino.
I CONTROLLI
Terminata la fase dell’invio della domanda, i Comuni entro il 31/12/2020 dovranno verificare la veridicità delle autocertificazioni rese dai richiedenti il contributo, avvalendosi dei dati in proprio possesso per la parte anagrafica ed eventualmente accedendo alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda la diminuzione del volume d’affari per i titolari di reddito di impresa, arte o professione, e della banca dati INPS per quanto riguarda la diminuzione del reddito da lavoro dipendente/assimilato. In ogni caso deve essere garantita la verifica di tutte le autocertificazioni rese dai richiedenti il contributo. Nel caso in cui dovesse risultare la mendacità dell’autocertificazione resa in sede di richiesta di contributo, il Comune provvederà al recupero delle somme indebitamente percepite e alla denuncia all’autorità giudiziaria del soggetto che ha reso la dichiarazione mendace. Le somme recuperate dal Comune a seguito dell’attività di controllo delle autocertificazioni sarà erogata a favore dei soggetti inseriti nell’elenco dei beneficiari trasmesso alla Regione per i quali non si è potuto procedere in sede di prima istanza per esaurimento dei fondi disponibili. Conclusa la fase dei controlli e dell’erogazione dei contributi, entro il 31/03/2021 le Amministrazioni Comunali dovranno trasmettere alla Regione il rendiconto delle somme ad esse accreditate con indicazione delle: somme accreditate dalla Regione a titolo di contributo fitti straordinario; somme erogate a favore dei singoli beneficiari del contributo fitti straordinario; somme recuperate a seguito dell’attività di controllo; utilizzo delle somme recuperate perle medesime finalità o somme residue. Le eventuali somme che residuano dopo aver esperito l’attività di controllo delle autocertificazioni ed in assenza di ulteriori soggetti inseriti nell’elenco dei beneficiari trasmesso alla Regione, dovrà essere accreditata a favore di quest’ultima con la causale ”Restituzione Contributo Fitti Straordinario a seguito di rendicontazione”.
LA SITUAZIONE DI NOLA
Per gli abitanti del Comune di Nola la domanda deve essere inoltrata a partire dal 27 Aprile sino alle ore 14.00 del 5 Maggio 2020 all’ indirizzo di posta elettronica giuseppina.santaniello@comune.nola.na.it utilizzando lo schema di domanda che è pubblicato sul sito web del Comune di Nola insieme all’avviso regionale. Raccolte le domande pervenute, il Comune effettuerà i dovuti controlli sulla regolarità formale delle autocertificazioni, per poi procedere a stilare una graduatoria dei soggetti beneficiari del sostegno economico per i fitti indicando il contributo spettante a ciascuno.