“Nonostante i numerosi nostri appelli e la diffida da parte dell’A.S.G.I. indirizzata al Comune di Marigliano, denunciamo che anche il nuovo bando promosso da tale Comune, seppur con timide modifiche, risulta essere ancora discriminatorio nei confronti dei migranti privi di permesso di soggiorno che vivono nel nostro territorio. Rinnoviamo pertanto il nostro invito a rivedere i requisiti per non lasciare nessuno indietro“. Comincia così l’appello delle associazioni Nova Koinè e Yabasta restiamo umani. “La comunità dei migranti è parte integrante dei nostri comuni e, regolari o irregolari, loro sono qui, vivono nelle nostre case, lavorano nelle nostre famiglie e nelle nostre aziende, vivono la quarantena come noi e perdono il lavoro (quello sì irregolare come per tanti italiani) come noi“.
Le associazioni, a tal proposito, evidenziano poi l’appello dell’ASGI:
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si tratta di interventi straordinari destinati a supplire alla perdita di occasioni di lavoro provocata dall’emergenza. In quanto tali, devono essere rivolti a tutti coloro che appartengono a una comunità territoriale e hanno subito gli effetti di tale particolare situazione, indipendentemente dalla nazionalità, dal titolo di soggiorno, dalla durata della permanenza precedente sul territorio.
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Quanto agli stranieri privi di titolo di soggiorno, va tenuto conto che in questa particolare situazione essi non hanno alcuna possibilità di lasciare il nostro paese stante il blocco della mobilità internazionale e l’indisponibilità dei paesi di origine a riammetterli nel territorio. Si tratta dunque di persone “irregolari”, ma di fatto costrette a restare nel nostro paese; e di persone che, a causa dell’emergenza, hanno dovuto abbandonare i loro precari lavori (rider, badante ecc.) subendo le conseguenze più immediate e pesanti del blocco, non vi è dunque alcun motivo per escluderli dall’aiuto assegnato a titolo di “solidarietà alimentare” (come infatti dispone la citata Ordinanza n. 658).
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Infine, quanto al requisito della residenza nel Comune, lo stesso non deve essere considerato (né per gli italiani, né per gli stranieri) come residenza anagrafica, pena l’esclusione dei soggetti senza fissa dimora che sono anch’essi in condizione di particolare bisogno o dei richiedenti asilo che, in conseguenza dell’entrata in vigore del primo decreto sicurezza, non vengono iscritti all’anagrafe dalla maggior parte dei Comuni, pur avendo comunque diritto, ai sensi dell’art. 13 d.l. 113 convertito in l. 132/2018, ad accedere ai servizi erogati sul territorio.
“Abbiamo già segnalato all’ASGI i comuni di Marigliano, Mariglianella e Brusciano ma non ci fermeremo se non ci saranno opportune modifiche e pubblicazione di bandi più giusti. Ci riserviamo infatti di valutare un esposto nei confronti delle amministrazioni che si ostineranno a discriminare, anche in questo periodo di emergenza globale, parte della loro comunità. Abbiamo già segnalato ed invitiamo nuovamente questi comuni a modificare subito i criteri dei bandi prendendo ad esempio comuni più attenti che hanno messo in campo delle buone prassi come la COMMISSIONE INVISIBILI prevista dal Comune di Scisciano“.
“Per quanto poi riguarda i comuni che hanno già erogato i fondi attraverso bandi che noi riteniamo discriminatori ( il comune di Mariglianella ed il comune di Brusciano) chiediamo vengano attivate subito delle misure compensative per tutte le persone migranti dei loro territori. Segnaliamo inoltre la sentenza del Tribunale di Roma che di fatto riconosce anche agli stranieri irregolari il diritto di ottenere i buoni spesa. Invitiamo infine i nostri fratelli e le sorelle migranti a contattarci al numero: 3791724040 per segnalarci abusi ed atteggiamenti discriminatori e provvederemo subito ad agire attraverso il nostro team legale per i diritti dei migranti. Ci si salva solo insieme e senza lasciare indietro nessuno“.