“Il caso del comune di Lauro, per il quale è stata istituita la terza “zona rossa” in Campania, sconfessa le parole del governatore De Luca a sostegno della tesi, assolutamente paradossale, sull’inutilità di effettuare tamponi a tappeto”. E’ quanto sostiene il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino. “Il rischio di un potenziale elevato tasso di contagio a Lauro – sottolinea il parlamentare – deriva dalla positività accertata di un’intera famiglia di gestori di un punto vendita alimentari molto frequentato non soltanto dai residenti di questo comune, ma anche dai tanti territori limitrofi del comprensorio irpino e dell’agro nolano. Un caso emblematico che conferma, ancora una volta, che se riuscissimo a individuare in tempo e a isolare una buona parte dei portatori di virus, facendo tamponi a partire da chi, come i titolari e lavoratori di esercizi alimentari costretti contatti quotidiani con centinaia di persone, saremo in grado porre un argine concreto a questa emergenza. Le misure di contenimento sono importanti – conclude Iovino – ma resta fondamentale effettuare un numero sempre maggiore di tamponi ai fini di una concreta attività di prevenzione dal rischio contagio”.
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