Controlli anti-contagio dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nel quartiere di Scampia. L’operazione, svolta dal nucleo radiomobile di Napoli e dai militari della stazione 167, è stata effettuata con il supporto di un drone militare guidato da due piloti del 7 Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano. Il drone è stato utilizzato per rendere più efficaci i servizi di monitoraggio del territorio ed evitare che in alcuni luoghi potessero crearsi assembramenti in posti come supermercati, uffici postali o pensiline dei mezzi pubblici al cui esterno potrebbero crearsi ambienti favorevoli al contagio. Durante il servizio, le immagini dall’alto hanno permesso di appurare che non vi fossero assembramenti a Scampia, neppure nelle aree normalmente molto affollate, compresa la fermata della metropolitana. Tra le varie persone controllate oggi, i carabinieri hanno denunciato un ragazzo che ha esibito un’autocertificazione risultata poi falsa. Secondo quanto accertato, il giovane non aveva fornito i propri dati anagrafici ma quelli del cugino.
A Poggioreale, invece, i carabinieri della locale stazione hanno denunciato un 26enne di origini di pakistane per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, sorpreso mentre usciva da un negozio di bijoutteria, il cui titolare – 33enne anch’egli di origini pakistane – era in attività nonostante le prescrizioni anti-contagio.
I carabinieri della stazione di Ischia hanno denunciato 3 persone per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Sono stati sorpresi mentre eseguivano lavori di ristrutturazione di una scala in muratura esterna ad un’abitazione di Via Corbore a Barano. In corso accertamenti per valutare la presenza delle autorizzazioni edilizie
I carabinieri della stazione di Varcaturo hanno denunciato due albergatori dell’area costiera per omessa comunicazione alloggiativa all’autorità di pubblica sicurezza e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. I militari hanno controllato la struttura e scoperto che dava alloggio, senza che ne fosse stata data segnalazione all’autorità, a 4 persone, tutte già note alle forze dell’ordine. 3 dei 4 ospiti hanno fornito giustificazione valida alla loro presenza, mentre il quarto, denunciato, ha ammesso di essersi allontanato dal domicilio perché temeva di essere infettato dal padre convivente.