Dopo alcuni giorni in mare i 158 migranti salvata dall’Aita Mari hanno toccato terra. I naufraghi salvati dalla nave della ong spagnola Salvamento Maritimo Humanitario, dopo l’operazione nel Mediterraneo centrale, sono sbarcati a Messina. La nave, secondo il giornalista Sergio Scandura, stava procedendo da ore a zig zag in mare prendendo tempo nell’attesa di un porto sicuro deciso dal Viminale. Sottoposti a serrati controlli medici, cambiati in seguito al coronavirus, i migranti sono sbarcati sulla banchina del molo Norimberga ma due di essi, giovanissimi di 14 e 23 anni, sono stati fermati col sospetto di essere gli scafisti.
L’Oim, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ha nel frattempo comunicato che la guardia costiera libica ha arrestato nelle scorse ore 81 migranti al largo della Libia, riportandoli indietro a Tripoli. Tra i migranti ci sarebbero anche 18 donne e 4 bambini. L’Organizzazione ha inoltre fatto sapere di aver offerto assistenza medica agli stessi migranti tornati a Tripoli. I dati forniti dall’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) sono preoccupanti: il numero totale di migranti intercettati dalla guardia costiera libica nell’ultimo mese è aumentato del 121% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.