“È stata isolata la sequenza del coronavirus 2019-nCoV allo Spallanzani di Roma. Un passo fondamentale per tutta la comunità scientifica che consentirà di accelerare la ricerca per il contrasto a questa malattia. L’Italia ha uno dei servizi sanitari migliori del mondo e oggi lo ha nuovamente dimostrato“. Con queste parole il mi sito della Salute, Roberto Speranza, ha comunicato un successo globale ottenuto dall’Italia. Sequenziando il DNA del virus, quindi, l’Italia ha dato uno slancio fondamentale per la ricerca di una cura.
Il lavoro dello staff dell’ospedale “Spallanzani” di Roma è di portata fondamentale, come ha sottolineato lo stesso ministro: “le donne italiane che hanno isolato la sequenza del coronavirus sono un orgoglio per il nostro Paese. Attraverso loro ringrazio tutti i ricercatori, medici, infermieri e personale che animano il nostro Servizio Sanitario Nazionale“. Frasi che però stridono con i dati: l’Italia per investimenti nella sanità pubblica è tra gli ultimi stati d’Europa. Il gruppo di ricerca è formato da 14 donne ed un uomo e la più giovane è anche precaria. Un paradosso, che ormai non è più una sorpresa.