Che peccato. Ma chi è causa del proprio mal pianga se stesso. L’Avellino non riesce ad aggiudicarsi la quinta vittoria consecutiva, ma è colpa del proprio sciupio. Con il concorso esterno arbitrale, d’accordo, ma i palloni vanno messi in rete. E, paradossalmente, il match si poteva pure perdere. Se si va tutti all’attacco, resti scoperto e poi rischi anche. Moltissimo. I Lupi tornano al Partenio Lombardi dopo quasi un mese, reduci da quattro vittorie consecutive. La Vibonese, pari punti in classifica, sembra l’occasione buona per allungare. Ma l’incontro si presenta alla camomilla, complice anche una caterva di assenze nella rosa degli irpini. Tra squalifiche ed infortuni, la formazione è obbligatoria.
Al piccolo trotto, comunque, l’Avellino va vicino al gol. E con chi se non Parisi, estremo valore aggiunto dei biancoverdi. Serpentina in area e, sebbene sbilanciato, colpisce il palo interno alla sinistra del portiere calabrese. Il pallone rimbalza sui piedi di un difensore e va in corner. Subito dopo Micovschi entra in area, catturando un pallone vagante e serve un rigore in movimento a Rossetti, appena entrato, ma l’interno destro cicca malamente la palla. Il calcio, però, presenta subito il conto. La legge recita che al gol sbagliato segue il gol subito. E questo accade: la Vibonese sfonda in area, pallone a Petterman che buca Tonti. Gli Irpini schiumano rabbia e ripartono a spron battuto. Ma ecco che sale al proscenio il direttore di gara. Sistematicamente, scientificamente, ogni volta che gli irpini ripartono, vengono fermati da falli fischiati per contrasti ai confini dell’inesistenza. Si può solo sbloccare con una prodezza e allora ci prova Di Paolantonio, da punizione: vertice sinistro, iincrocio pieno e palla ribattuta. Ci riprova ancora Parisi che decide di fare tutto da solo, entra in area dopo aver saltato i birilli di rossoblù vestiti, aspetta il portiere e lo infilza: è il pareggio. Nel frattempo, gli irpini urlavano per tre rigori assolutamente non visti dall’arbitro.
Il secondo tempo è tutta un’altra partita. Entrambe le squadre vogliono vincere. L’Avellino si mangia tre occasioni nette e pulite. Più difficile sbagliare. Eppure accade. Di contralto i calabresi in contropiede ci provano. E manco ci riescono. L’arbitro continua a far parlare di sè: continuano i calabri a cadere, il direttore continua a fischiare. I Lupi restano sempre al palo. Al 93 l’emblema dell’incontro: pallone sulla testa di Micovschi, ma l’esterno ha avuto l’abilità di metterla fuori.
Piccolo passo in classifica, in attesa di un mercato che possa regalare un po’ di concretezza lì davanti. Domenica trasferta a Teramo, i lupi proveranno a compensare ciò che hanno scialato oggi.
A margine del match, così ha parlato l’allenatore della Vibonese, Giacomo Modica:
L’Avellino aveva qualcuno fuori, ma anche noi avevamo delle assenze. È stata una bella partita. Potevamo anche vincerla, ma va bene così. Sono contento. Complimenti all’Avellino, ma anche noi siamo stati bravi. L’arbitro? Quante volte siamo stati noi i penalizzati. Capita.
A margine del match, sono arrivate anche le dichiarazioni di Ezio Capuano, allenatore dell’Avellino:
Ho visto oggi un grandissimo Avellino. Due pali, occasioni da gol ed episodi dubbi a josa. Stanno capitando spesso da quando sono arrivato in Irpinia. Ma faccio i migliori complimenti ai miei: grandissimi. Avrei voluto cambiare qualcuno, qualcosa, ma non avevo panchina. Parisi, comunque, è stato stratosferico, è oro puro. Se c’era una squadra che doveva stravincere era la mia.
IL TABELLINO
Avellino – Vibonese 1-1
Avellino (3-5-2): Tonti; Njie (23′ st Evangelista), Zullo, Illanes; Celjak, De Marco (46′ st Karic), Di Paolantonio, Silvestri (15′ pt Rossetti), Parisi; Micovschi, Albadoro. A disp.: Pizzella, Carbonelli, Acampora, Petrucci. All.: Capuano.
Vibonese (4-3-3): Greco; Ciotti (26′ st Rezzi), Redolfi, Mahrous, Tito; Tumbarello (36′ st Prezzabile), Petermann, Pugliese (26′ st Del Col); Bubas, Bernardotto, Emmausso (42′ st Napolitano). A disp.: Mengoni, Quaranta, Raso, Spinelli, Doko, Riga. All.: Modica.
Arbitro: Kumara di Verona (Guardalinee Mittica-Gregorio).
Marcatori: 19′ pt Petermann, 48′ pt Parisi.
Note: spettatori 3500 circa. Espulso al 40′ pt Capuano per proteste. Ammoniti Ciotti, Parisi, Zullo, Pugliese, De Marco, Redolfi, Prezzabile. Angoli 5-3 per la Vibonese.