Troppo facile dare la colpa a Internet! E’ vero che tra blog, testate on-line, su internet circolano una quantità incalcolabile di articoli.
Però c’è anche da dire che su Internet scrive chiunque e nessuno ci assicura che le notizie diffuse siano accertate. Quindi chi legge on-line lo fa spesso distrattamente e velocemente e sempre con il beneficio dell’inventario. Ciò che è scritto su Internet non è garanzia di qualità dell’informazione e questo i lettori lo sanno bene.
Ma i giornali cartacei a livello di qualità d’informazione di fatto non offrono di meglio. Perciò perché pagare qualcosa che si trova gratis con un click?
I quotidiani cartacei, anche quelli più rinomati, spesso riportano informazioni di agenzia, senza verificarle. E le notizie, se solleticano la curiosità del lettore, vengono riproposte per settimane e settimane. L’informazione in questo senso, diventa mercato e non servizio pubblico.
Inoltre la cosa che più irrita il lettore è che i giornali non sono mai imparziali: sono schierati politicamente, quindi riportano opinioni e non fatti.
Come scriveva Enzo Forcilla: “ La Stampa italiana sembra pensata non per informare il cittadino ma per un ristretto gruppo di persone: i Potenti, i Ministri, gli Imprenditori”.
Molti temi che sono di interesse pubblico vengono evitati.
E sovrabbondano le notizie che riguardano i politici, che fanno sempre gli stessi annunci e che intervistati rispondono sempre banalmente per eludere i veri problemi o fatti di cui la gente vorrebbe essere informata .
Pagare quindi per essere più disinformati di prima non conviene.
L’alternativa è quindi non comprare.