Uno scherzo del destino o una gita organizzata male. Poco si sa dell’escursione che ha portato alla morte di Gabriele Puccia tra i monti della Valpolicella, in Veneto, ma ciò che è certo è che un altro giovane di 27 anni è deceduto durante un’escursione (il caso fa pensare a quello di agosto di Simon Gautier).
Gabriele Puccia, fisioterapista di 27 anni ed ex arbitro di Mantova, era in vacanza per alcuni giorni ed aveva deciso di fare un’escursione da solo ma, come da sua stessa ammissione sui social, non si era attrezzato adeguatamente. Il ragazzo, infatti, proprio su Facebook aveva caricato un video in cui diceva di essersi perso e di star facendo un’escursione con delle semplici scarpe da ginnastica. Un video che si conclude con una sorta di premonizione della sua morte: “Nel caso andasse tutto male, e qua faccio le corna, chiedo scusa a tutte le persone alle quali ho fatto del male, chiedo scusa a chi ho tradito“. Poco dopo Gabriele cadrà in un dirupo di 10 metri, morendo per le ferite. Il corpo è stato trovato dai soccorsi nella notte tra il 30 e il 31 agosto, dopo che alle 22 la sorella aveva dato l’allarme.
Negli ultimi giorni, tuttavia, quello di Gabriele non è stato l’unico caso di morte sui monti. 5 escursionisti in totale sono morti solo nella giornata del 31 agosto: Massimiliano Caruso, 51 anni, morto dopo una caduta in un dirupo del Monte Spinale (Trento); un 61enne di Gazzaniga, Gesualdo Carrara, è morto in Val Brembana (Bergamo) dopo una caduta di 70 metri; due cittadini austriaci di 32 e 42 anni sono morti sul Monte Rosa (Alpi) in seguito ad un incidente con il parapendio.